L’attivista e pacifista Turi Vaccaro colpisce ancora. Molti si ricorderanno di lui per l’arresto del dicembre 2014, dopo l’ennesima incursione nel cantiere del Muos, e oggi vi è rientrato praticamente nudo, come testimonia la foto.
In c.da Ulmo, adesso, a seguito delle recenti sentenze di Tar, CGA, Procura di Caltagirone e Tribunale del riesame di Catania, è tutto bloccato e sotto sequestro e Vaccaro ha scavalcato per, come aveva preannunciato, “spargere il sale distillato da lui stesso, per purificare la terra”.
Una protesta a dir poco singolare, iniziata poco prima delle 13 e della quale, paradossalmente, esercito e polizia si sarebbero accorti solo un paio d’ore dopo.
“Prima sembrava che volesse arrampicarsi sulle antenne – raccontano i membri dei Comitati No Muos presenti sul posto, tra cui quello di Modica, che stanno vigilando sulla protesta e la sicurezza di Vaccaro – ma non le ha scalate e si è messo a girare per la base”.
Adesso, da ore, è su un albero, sotto il quale stazionano le forze dell’ordine, i marines, l’ambulanza e, come detto, gli attivisti.