“Nella Finanziaria regionale non ci sono soldi per il Consorzio universitario di Ragusa ma si sono trovati 800 mila euro per Trapani e 600 mila per Agrigento”. La denuncia è del Laboratorio Politico Culturale 2.0 secondo cui, viste le difficoltà in cui già versa il CUI (Consorzio universitario ibleo), stavolta l’esperienza universitaria ragusana, ormai ridotta al lumicino, andrà inesorabilmente verso la sua fine. Il Laboratorio si dice pronto ad organizzare nei prossimi giorni iniziative che possano scongiurare la fine della presenza universitaria a Ragusa. A gettare acqua sul fuoco, però, è lo stesso Governatore, Rosario Crocetta, con queste dichiarazioni riportate dall’AGI:
L’università a Ragusa non chiuderà, affronteremo il tema come abbiamo affrontato tutte gli altri problemi. E’ assolutamente falso che la provincia di Ragusa non sia attenzionata dal Governo regionale. La città di Ragusa è l’unica città che ha un finanziamento specifico per Ibla. Ciò non ha equivalenti in altre città. L’aeroporto di Comiso è l’unico aeroporto siciliano che riceve un finanziamento da parte della regione. Proprio su Ragusa abbiamo inserito risorse destinate allo sviluppo. La questione dei consorzi universitari viene definita attraverso i contributi alle ex province ed in ogni caso si potrà intervenire nella fase di variazione di bilancio prevista a luglio. Voglio ricordare gli impegni presi dal governo regionale negli ultimi mesi su Ragusa quale la linea veloce ferroviaria fra Comiso e Canicattì e l’inizio dei lavori per la Rosolini Modica. Trovo scandaloso che difronte ai problemi che ha ereditato la Sicilia, e con un governo regionale che continua ad attenzione la realtà ragusana in modo rilevante, ci sia chi speculi attorno ad un problema facilmente risolvibile e che affronteremo insieme con il commissario dell’ex Provincia di Ragusa.