Ci sono 2 milioni in meno nella Legge su Ibla rispetto al 2014. “Ma è una conquista”

16

Non si tratta di 2 milioni di euro persi, bensì di 2 milioni conquistati. Questo il concetto di fondo che trapela dalle dichiarazioni del vicesindaco di Ragusa Massimo Iannucci, titolare della delega ai Centri storici, e da quelle del neo-presidente provinciale del Partito democratico ibleo, Mario D’Asta.

Oggetto? Il rifinanziamento della Legge su Ibla, ottenuto in Commissione regionale Bilancio con un emendamento presentato nella notte tra il 23 e 24 aprile.

“Apprendiamo con soddisfazione il salvataggio di una parte delle risorse destinate nella Finanziaria Regionale al finanziamento della legge 61/81 anche per il 2015“, commenta Iannucci, il quale precisa: “Ringraziamo per l’impegno l’intera deputazione regionale iblea che si è battuta per garantire, almeno una parte, delle somme previste. Questa Amministrazione comunale, del resto, ha ampiamente dimostrato di saper utilizzare al meglio tali finanziamenti realizzando una serie di progetti tesi alla crescita economica e turistica del nostro territorio. La legge su Ibla, in questo senso, può a buon titolo essere citata come modello d’eccellenza“.

Nessuna recriminazione sul dimezzamento dei fondi rispetto allo scorso anno. “Nonostante la condizione di pre-dissesto regionale“, ha dichiarato Mario D’Asta: “abbiamo ottenuto importanti somme. Si tratta di una decisa vittoria, che ha avuto come protagonisti il Pd, in particolare il parlamentare regionale ibleo Nello Dipasquale“.

Nelle casse di Palazzo dell’Aquila arriveranno quindi 2 milioni di euro. Ma cosa cambia dal punto di vista dei conti? “Nel piano di spesa si dovranno dimezzare tutti gli interventi“, ha spiegato il vicesindaco Iannucci: “questo è chiaro. Dal punto di vista del Bilancio preventivo 2015 non cambierà nulla perché per i proventi della Legge su Ibla abbiamo predisposto un capitolo a parte“.

Gli uffici dovranno mettere mano alla programmazione quindi, non tralasciando il Piano di spesa delle somme residue. “Residui che ammontano a 7 milioni circa“, sottolinea Iannucci: “e che sono le somme disimpegnate dal Commissario Rizza nel 2013 a seguito della cancellazione delle opere previste. Un Piano da rimodulare, quindi, come un normale Piano di spesa”. Programmazione alla quale si sta lavorando e che dovrà essere presentata al vaglio del Consiglio comunale, sembra con qualche interessante novità.

Novità che potrebbe non riguardare il finanziamento per i prossimi anni, decisamente oscuri per la sopravvivenza di questo strumento legislativo fortemente voluto dall’onorevole Giorgio Chessari nel 1981. “L’impegno del Partito democratico continuerà ad essere massimo”, assicura il presidente D’Asta: “per assicurare un cospicuo appostamento di somme anche nel futuro e proseguire nell’importante opera di valorizzazione e rifunzionalizzazione del centro storico ibleo, uno dei più belli d’Europa”.