La triste storia di Melissa: da metà luglio deve lasciare la sua casa di Scicli

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Il 15 luglio 2015 Melissa e i suoi bambini dovranno dire addio alla loro casa per sempre.

Questo l’ultimatum del giudice dopo numerose proroghe e rinvii. Non c’è quindi più niente da fare per Melissa Di Rosa e oggi era chiaro il clima di sconfitta che aleggiava fuori dalla casa di contrada Genovese a Scicli, dove, per l’ultima volta si sono dati appuntamento i Forconi che hanno sostenuto sin dall’inizio la protesta di Melissa che sola con due figli piccoli da accudire non è riuscita a pagare il mutuo della casa che è stata acquistata con un ribasso del 70%.forconi_casamelissa21apr15

Vane le richieste di poterla riacquistare e oggi Melissa piange abbracciata al figlio maggiore di soli 11 anni che da qualche giorno, racconta la nonna in lacrime, non è più voluto andare a scuola per stare accanto alla mamma e perché convinto che se resta a casa nessuno può portargliela via. Melissa in lacrime dice di non credere più alla giustizia e che i suoi figli non sono stati tutelati e si chiede: “Come è stato possibile arrivare a questo punto?”

Una triste storia quella di Melissa che purtroppo è solo una delle tante raccontate negli ultimi anni. Eppure Mariano Ferro, leader dei Forconi, sostiene che la speranza è l’ultima a morire e crede ancora che si possa fare qualcosa: si appella alla politica, attende l’incontro che il Ministro Boschi ha promesso di organizzare con il Guardasigilli Andrea Orlando.

Intanto la speranza viene data anche da Vincenzo Di Giacomo che oggi è voluto esserci per sostenere Melissa.
È il primo che in provincia di Ragusa ha usufruito del decreto che prevede la sospensione d’ufficio dell’esecuzione forzata per eccessivo ribasso del prezzo di vendita. Un caso che farebbe ben sperare, se non fosse che purtroppo il decreto non ha valore retroattivo e per Melissa non può essere applicato.