Acqua col contagocce in alcuni quartieri di Vittoria, la denuncia dei residenti

27

L’estate è ancora lontana, ma a Vittoria ci sono già problemi legati alla penuria di acqua. Sono, in particolare, i residenti delle vie Dell’Acate, Marzabotto, Giombattista Iacono, La Marmora e F.lli Bandiera a segnalare i disservizi, concentrati, per alcuni, nei week end. Ovviamente, a soffrire di più il disagio sono quei cittadini che non hanno la cisterna e i cui serbatoi si svuotano rapidamente lasciando a secco le abitazioni e costringendo, di volta in volta, a provvedere chiamando le autobotti.

Ma, chiaramente, il problema non riguarda solo le abitazioni bensì anche delle attività professionali, tra cui un centro estetico, con conseguenti perdite economiche. “Stiamo cercando di limitare i consumi il più possibile – denunciano alcuni dei vittoriesi alle prese con il disagio – ma l’acqua, quando c’è, è lenta e a cadenza settimanale o, al massimo, quindicinale, rimaniamo senza”. In alcuni casi c’è chi sta provvedendo attingendo acqua dal pozzo della propria campagna, facendo su e giù con i bidoni da riempire. Una situazione insostenibile segnalata anche, con un comunicato, dal Movimento Città Libera – Vittoria attraverso il suo esponente Giuseppe Nicastro.

“Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni – scrive – e sappiamo che al quartiere Chiusa Inferno, da una settimana circa, gli abitanti si svegliano con pochissima acqua, perché viene data poche volte durante la settimana e quelle poche volte addirittura pare che arrivi in quantità minime. Chiediamo all’assessore al ramo, Filippo Cavallo, di intervenire. Se prendiamo in considerazione le buche sull’asfalto, l’enorme spreco di acqua attraverso le perdite per le strade e la penuria del liquido nelle case dei cittadini possiamo, purtroppo, dedurre solo che la città è ormai scivolata nel baratro”.

Dal Comune fanno sapere di essere a conoscenza del problema e di stare cercando di ovviare come si può. Ci sono diverse perdite, pare oltre 70, dovute a guasti alle tubazioni, alcuni dei quali già riparati. Ma gli interventi da fare sono davvero tanti e, al solito, i soldi davvero pochi.