Nel decreto dell’Assessorato regionale agli Enti locali che fissa la data delle elezioni amministrative nei Comuni dell’isola, figura anche il Comune di Scicli.
Ma che si vada al voto il 31 maggio e il 1 giugno è ancora tutt’altro che certo, dato che si attendono le decisioni del ministero dell’Interno sull’eventuale scioglimento per mafia.
Ciò che rende surreale questa situazione di incertezza è la pressoché totale astensione, da parte di tutti e per ovvia prudenza, da qualunque accenno alla campagna elettorale.
Di elezioni si parla, dunque, solo in sedi riservate: il Movimento 5 Stelle sembra si stia muovendo per prepararsi, oltre al Partito democratico dove il segretario Armando Cannata ha annunciato che eventualmente si svolgeranno le primarie.
Ma i tempi stringono davvero anche perché entro il mese di aprile si dovrebbero presentare le candidature e le rispettive liste. Peraltro in caso di primarie interne il Partito democratico dovrebbe trovare il tempo per organizzare anche queste procedure, cosa non certo semplice in pochi giorni.
Nel frattempo proprio al Pd in queste settimane tocca risolvere un’altra piccola grana. Dopo le dimissioni del capogruppo Claudio Caruso, sebbene avallate dalla segreteria, a così poco tempo dalla scadenza della legislatura e col rischio dello scioglimento nessuno dei non eletti sembra voler accettare la surroga: i primi due, Vincenzo Inì e Monica Carbone, hanno fatto sapere che rinunceranno, mentre si attende la risposta della terza dei non eletti, Emilia Arrabito.
Caruso, dal canto suo, lavora alla nascita di un “correntone” di sinistra interno al Pd, che potrebbe già configurare alcuni equilibri in vista delle possibili elezioni primarie e poi di quelle amministrative.
[ Fonte: La Sicilia ]