Spataro vs Aricò. Al centro, il futuro dell’ospedale Regina Margherita di Comiso.
Il sindaco, Filippo Spataro, oggi, con una nota ufficiale, ha chiesto al direttore generale dell’Asp 7 Ragusa, Maurizio Aricò, l’immediata revoca della delibera dell’Asp n.705 del 26 marzo 2015 e di dare seguito al decreto assessoriale n. 4 23 gennaio 2015 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione.
“Il piano predisposto dall’Asp 7 Ragusa – ha scritto Spataro – avvia, di fatto, lo smantellamento degli ospedali di Comiso e Scicli trasformandoli in ambulatori o infermerie. Ciò, oltre a creare disagi nell’utenza, contraddice lo spirito e la lettera del decreto assessoriale pubblicato in Gurs n. 4 del 23 gennaio 2015 ed espone i manager che violeranno quel decreto stesso a possibili denunce da parte del consulente – ispettore nominato ad hoc dal presidente della Commissione Sanità della Regione siciliana, on. Giuseppe Digiacomo. Nel ribadire l’immediata revoca da parte dell’Asp 7 Ragusa della delibera n. 705/2015 chiedo con urgenza di bloccare eventuali ordini di servizio già emessi o in procinto di essere emessi e di bloccare altresì il trasferimento di attrezzature dalle sale operatorie dell’ospedale di Comiso che, a quanto pare, sono già in atto. Chiedo, infine, un incontro urgente col direttore Aricò – conclude il sindaco – al fine di concertare insieme la riqualificazione dell’ospedale di Comiso”.
Queste le parole del primo cittadino, ma il Manager Aricò, da noi contattato telefonicamente, ha dichiarato: “Sul Regina Margherita mi limiterò ad applicare le direttive dell’assessorato regionale alla Sanità. Non ci sarà alcun ritiro della delibera, per il semplice fatto che non prevede lo smantellamento o il depotenziamento del Regina Margherita”.
Sulla stessa linea le affermazioni dell’On. Giuseppe Di Giacomo: “La delibera in questione non prevede lo smantellamento o il depotenziamento del Regina Margherita, semmai la sua trasformazione in una day surgery all’avanguardia. Comiso e Vittoria vanno considerati, ormai, come due padiglioni dello stesso ospedale, ma con due chirurgie perché quella di Comiso è specializzata in interventi a basso rischio e il Guzzardi in quelli ad alto rischio. A Comiso, quindi, i pazienti potranno essere dimessi in giornata, con il grande vantaggio di smaltire le liste d’attesa. Io, però – ha concluso Di Giacomo – ho chiesto che, comunque, la degenza notturna non venga soppressa”.
Probabilmente, un po’ di chiarezza verrà fatta nel corso del consiglio comunale in seduta aperta, indetto dal presidente Luigi Bellassai, per sabato 11 aprile alle ore 10, proprio all’interno dell’ospedale di Comiso. “Ci è stata fatta richiesta dei locali da parte del sindaco Spataro – ha concluso Aricò – e, nell’ottica della collaborazione fra istituzioni, abbiamo accettato senza problemi”.
Un baillame di notizie contrastanti in cui spicca un’unica buona nuova che arriva, per il nosocomio kasmeneo, dalla Regione Siciliana, attraverso il suo Dipartimento di Protezione Civile. Sono stati finanziati, infatti, di una serie di interventi di prevenzione del rischio sismico per un ammontare di otto milioni di euro.