Giro di vite dopo la rissa: espulsi tre clandestini che vivevano a Santa Croce Camerina

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Ha lasciato il segno la violenta rissa avvenuta a Santa Croce Camerina durante i festeggiamenti in onore di San Giuseppe.
Il Comandante Provinciale dell’Arma ha subito intensificato i controlli del territorio e i Carabinieri della Compagnia di Ragusa e della Stazione di Santa Croce Camerina stanno profondendo, in questi giorni, il maggior impegno possibile per far sì che episodi come quello non turbino più la tranquillità dei cittadini. Tre extracomunitari, due tunisini e un algerino sono stati deferiti ed espulsi.

Ecco i particolari nel comunicato della Compagnia di Ragusa:

Dieci giorni fa, durante i festeggiamenti per la ricorrenza di San Giuseppe, furono quattro i Carabinieri rimasti feriti per sedare una mega-rissa scoppiata per futili motivi tra soggetti tunisini, così come quattro furono le persone arrestate in quell’occasione, tutte pregiudicate. Nella circostanza, vennero anche sequestrate due armi da taglio, di cui una mannaia lunga più di 60 cm.
Stanno inoltre procedendo a ritmo serrato le indagini finalizzate a indentificare i protagonisti di un secondo episodio di violenza, verificatosi sabato scorso, quando un giovane tunisino fu accoltellato al fianco e ricoverato in ospedale con oltre 30 giorni di prognosi. Gli investigatori ritengono che ad innescare la violenza possano essere stati dissidi sorti nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica Dr. Carmelo Petralia e dal sost. d.ssa Alessia La Placa, procedono senza sosta.
L’altra notte, infine, quest’ennesima operazione: nel corso delle numerose perquisizioni effettuate per ricerca di armi, i Carabinieri hanno infatti identificato decine di persone. Tra queste, ben 3 erano prive di regolare permesso di soggiorno nel territorio italiano.
Effettuati i dovuti accertamenti, per i 3 – due tunisini, tra i quali un pluripregiudicato, e un algerino – è scattato l’ordine di espulsione del Prefetto, oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria per i reati di “Permanenza illegale nel territorio dello Stato” e “Ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato”.
Uno dei tunisini, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato dai Carabinieri presso il C.I.E. (Centro di Identificazione ed Espulsione) di Caltanissetta, mentre agli altri due è stato intimato di lasciare il territorio italiano entro il termine perentorio di 7 giorni.