Ragusa segna un altro punto su Modica.
Solo che mentre i sindaci giocano sulle etichette di pseudo ex province e altrettanto pseudo futuri consorzi, imprenditori, artigiani e commercianti, con la loro consueta concretezza, fanno sul serio.
E in questo caso lavorano per proteggere la tipicità della “scaccia ragusana”, affermandone la superiorità su quella modicana.
L’argomento, da sempre oggetto degli irriducibili bracci di ferro fra le due città vicine e tra i loro orgogliosissimi abitanti, ora viene definitivamente sottratto al “de gustibus” campanilistico e affidato all’oggettività delle certificazioni ufficiali: professionisti ragusani del settore, infatti, lontano dal clamore degli annunci, hanno lavorato negli ultimi mesi per ottenere il marchio di riconoscimento per la scaccia ragusana e pare che la richiesta già presentata agli organi preposti sia stata esitata favorevolmente per cui ora verrà trasmessa alle istituzioni competenti, per la definitiva approvazione.
I promotori dell’iniziativa hanno affidato incarichi ad esperti in materia di produzioni agricole, tipicità enogastronomiche, antropologia e storia locale, riuscendo a dimostrare che la tradizione della “scaccia” è in effetti nata a Ragusa e che la vera ricetta secondo cui ancor oggi si prepara questo prodotto così amato è effettivamente quella ragusana.
Uno smacco bello e buono per i modicani, che si sono per decenni auto-attribuiti il primato della scaccia e adesso potrebbero prendere questa notizia ancor peggio di come hanno preso, ormai quasi 90 anni fa, la sottrazione del primato della Provincia.
Nei fatti, peraltro, se dovesse arrivare – com’è molto probabile – il placet definitivo per l’indicazione di tipicità ed esclusività, la cosa non sarebbe priva di conseguenze: si andrebbero infatti a tutelare non solo le materie prime utilizzate, ma soprattutto le tradizionali modalità per la preparazione delle scacce, codificate nel rigoroso disciplinare che, secondo i promotori, fa capo ai ragusani.
Questo vorrà dire che anche nelle rosticcerie modicane, per esempio, le scacce si potranno preparare solo ed esclusivamente nel rispetto di questo disciplinare e con l’esplicita indicazione, sul prodotto, della denominazione “VERA SCACCIA RAGUSANA – SRG”.
Nei prossimi giorni gli operatori del settore, forti dell’importante obiettivo centrato, convocheranno una conferenza stampa per illustrare i dettagli della procedura e si dicono già pronti a non farla passare liscia ad eventuali futuri trasgressori: chi tenterà di vendere scacce modicane, in futuro potrebbe rischiare pesanti sanzioni.