Mega rissa con coltello e mannaia a Santa Croce, durante i festeggiamenti di San Giuseppe

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I festeggiamenti per la ricorrenza di San Giuseppe stavano entrando nel vivo, sabato 21 sera, a Santa Croce Camerina, quando, per motivi in corso di accertamento, si è scatenata una violenta colluttazione tra cittadini tunisini. Almeno una ventina i soggetti coinvolti, molti dei quali già noti alle Forze dell’Ordine.

Ecco che cosa è successo nel comunicato della Compagnia Carabinieri Ragusa:

I Carabinieri sono intervenuti immediatamente per placare gli animi, ma, date le circostanze, non hanno potuto fare a meno di richiedere l’intervento di pattuglie di rinforzo, accorse da Ragusa ma anche dalla limitrofa Vittoria.

I soggetti coinvolti nella zuffa, infatti, erano evidentemente ubriachi e non davano alcun segno di voler sottostare ai reiterati inviti alla calma. Dopo poco, qualcuno ha anche afferrato delle armi – coltelli, bastoni, mazze, tutto ciò che i malviventi avevano con sé o erano riusciti a trovare tra le bancarelle della festa – e allora si è reso necessario l’intervento in massa dei Carabinieri per riportare l’ordine.

Alla fine, 4 soggetti – tutti privi di permesso di soggiorno – sono stati assicurati alla Giustizia; sono infatti stati tratti in arresto per “Resistenza a Pubblico Ufficiale” aggravata, “Lesioni” aggravate e “Porto abusivo di armi” i seguenti cittadini tunisini:
– S.F., classe 1988, pregiudicato;
– B.A., classe 1992, pregiudicato;
– G.H., classe 1991, pregiudicato;
– M.R., classe 1978.

Contestualmente, nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati due coltelli impiegati dagli arrestati nel corso della zuffa, di cui una mannaia lunga oltre mezzo metro.

Gli arrestati, nelle fasi concitate della colluttazione, hanno aggredito anche due commercianti italiani presenti nel centro ibleo in occasione dei mercatini di San Giuseppe, che, grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri, sono usciti incolumi dalla brutta disavventura.
Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa, in attesa del giudizio di convalida.