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È durato meno di un’ora l’incidente probatorio, davanti al Gip del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, per l’acquisizione dei filmati delle telecamere di Santa Croce Camerina, uno dei punti centrali dell’inchiesta per l’uccisione di Loris Stival, di soli otto anni. In carcere, con l’accusa dell’efferato delitto, la madre del bambino, Veronica Panarello.
Il procedimento di questa mattina è stato puramente tecnico. Il Gip ha nominato come perito l’ingegnere Luca Losio di Crema. La Procura, oggi rappresentata da Monica Monego, ha nominato come consulente il direttore tecnico della Polizia di Stato, Giovanni Tessitore. Francesco Villardita, legale di Veronica Panarello, la madre di Loris attualmente detenuta nel carcere di Agrigento, ha nominato come consulenti Pierdavide Scambi e Cristian Mendola. Nessuna nomina da parte di Orazio Fidone, il “cacciatore”, che risulta ancora iscritto nel registro degli indagati. I suoi legali, Giorgio Assenza e Pietro Savà, hanno spiegato di non ritenere opportuno nominarne uno.
L’avvocato Daniele Scrofani, che rappresenta il papà di Loris, Davide Stival, ha invece detto che si è riservato di nominare un consulente, ma che lo farà, molto probabilmente, entro la data che il perito del Gip indicherà per le operazioni di copia delle immagini dal server della Polizia nei dvd da consegnare ai legali.
Sino ad oggi, infatti, la difesa, così come l’avvocato di Davide Stival, hanno potuto avere accesso solo a un filmato di ricostruzione di quel tragico 29 novembre preparato dall’accusa. Il Giudice ha dato 90 giorni di tempo al perito per la conclusione delle operazioni, fissando l’udienza del tecnico per il 26 giugno prossimo. Le operazioni di copia dei filmati potrebbero già iniziare la prossima settimana. Si tratterà di un lavoro assai lungo, essendo disponibili oltre 4 terabyte di immagini.
Spiegando il senso dell’attività iniziata oggi, Villardita ha detto che “Si tratta del primo giorno in cui si riequilibrano i rapporti tra accusa e difesa, davanti a giudice terzo. E’ una sorta di anticipazione del dibattimento. Ricordo che non si è più in presenza di consulenti di parte, ma di un perito nominato dal giudice”. Su Veronica ha poi detto: “Sta meglio rispetto a quando è stata ricoverata in ospedale. Ma è una donna che ha perso tutto. Ha perso due figli, uno morto e l’altro non glielo fanno vedere per disposizione dell’autorità giudiziaria, e il marito. Non ha più nulla da perdere, ma è forte sotto questo profilo perché vuole andare avanti e cercare di dimostrare la sua estraneità ai fatti”.
Questa mattina erano presenti anche il padre di Veronica, Francesco Panarello, e la zia Antonella Stival. “Siamo stati sabato a trovare Veronica, come sempre“, ha detto la zia della giovane donna: “è sciupata, ma combattiva. Un figlio glielo hanno ucciso, l’altro lo hanno portato via. Chiede sempre del figlio più piccolo. Lo vuole vedere”.
L’avvocato di Davide Stival, Daniele Scrofani, ha chiarito che al momento è escluso che il suo assistito possa tornare in carcere a trovare la moglie.
Ha anche spiegato che, concluso il periodo di malattia, il giovane potrebbe accettare il lavoro al Comune di Vittoria offerto dal primo cittadino, Giuseppe Nicosia. “In questo modo – ha chiarito il legale – potrà stare vicino al figlio più piccolo”.
La sua attività di autotrasportatore, infatti, non gli consentirebbe di trascorrere con il piccolo molto tempo.