Consiglio comunale di Ragusa: si cambia! L’asse M5S – PD modifica lo Statuto

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Tra applausi di scherno, fischi, ironia e sarcasmo, i Cinque stelle incassano una grande vittoria. “Si tratta di un atto condiviso”, ha sottolineato il capogruppo Filippo Spadola: “da tutti coloro che ne hanno capito l’importanza”.
La proposta di modifica allo Statuto portata avanti dal Cinque stelle Maurizio Stevanato e dall’esponente di Movimento città Carmelo Ialacqua con il sostegno di Partecipiamo, è stata approvata grazie ai “sì”, indispensabili per raggiungere i due terzi della maggioranza previsti per la prima tornata, del Partito democratico (Mario Chiavola e Mario D’Asta, con il capogruppo Giorgio Massari assente al momento della dichiarazione di voto, ma che aveva condiviso gli emendamenti all’atto).

Un asse trasversale che di fatto, in corso d’opera, elimina i monogruppi e dà il via alle modifiche al Regolamento (che dovranno nuovamente passare al vaglio del Consiglio) nella direzione di un ridimensionamento dei componenti delle commissioni permanenti e dei tempi di intervento in Aula.

Si conclude un percorso avviato un anno e mezzo fa e che di fatto scardinerà l’attuale composizione del Consiglio comunale. Verosimilmente, ai gruppi Cinque stelle, Partecipiamo e Pd si affiancheranno il gruppo composto dalla Migliore e Nicita e quello composto da Tumino, Lo Destro e forse Mirabella. Tutti gli altri consiglieri (compreso uno dei proponenti, Ialacqua) andranno a confluire nel Gruppo misto attualmente composto dalla Marino e Nicita.

Una svolta affatto gradita dagli otto componenti della minoranza (Migliore, Tumino, Mirabella, Lo Destro, Marino, La Porta, Morando e Nicita), che hanno ribadito la convinzione che si è agito in difformità alle leggi, in disprezzo dei principi democratici, con l’unico scopo di imbavagliare gli “scomodi” all’Amministrazione. Si è parlato di inciucio tra i due democratici e la maggioranza, fatto alle spalle del capogruppo Massari. Si è parlato di scandalo, di mortificazione dell’80 per cento dell’elettorato ragusano, di morte della democrazia con tanto di lutto e di minuto di silenzio richiesto. Sventato anche l’emendamento che provocatoriamente gli oppositori avevano presentato per portare a tre il numero minimo per ogni gruppo.

Il fronte dell’opposizione composto da Movimento Città e Pd, hanno invece messo in evidenza l’importanza di migliorare la vita burocratica nell’ente, in direzione di una rimodulazione dei costi della politica, iter che verrà perseguito anche in altri ambiti.