La dirigenza dell’USD Ragusa rassegna le dimissioni. E vuole ritirare la squadra dal campionato

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Ettore Tuccitto e Cesare Sorbo

Il vertice societario dell’USD Ragusa Calcio rassegna le dimissioni, avanzando in Lega la richiesta di ritiro della squadra dal campionato di Promozione girone D. La forte decisione presa dopo la partita di domenica 22 febbraio allo Stadio “Presti” di Gela contro la squadra locale.

Attraverso una nota ufficiale, la società azzurra stigmatizza l’atteggiamento di giocatori e dirigenti del Gela Calcio, iniziato sin dall’arrivo del pullman che portava i giocatori del Ragusa allo stadio. “Il calcio è uguale per tutti?”. “Le squadre che giocano in trasferta, sono davvero tutelate?”. “I dirigenti sono realmente preparati e pronti per ricoprire ruoli delicati dentro le società?”. Sono queste alcune delle domande della dirigenza azzurra, che ha fatto inoltre presente che, in una partita delicata come quella di domenica, mancava il commissario di campo che avrebbe, certamente, garantito la presenza della Lega.

I fatti descritti nel comunicato:

L’accoglienza della squadra iblea è stata talmente “confidenziale” che i tesserati del Ragusa sono stati accolti con insulti, minacce verbali ed in qualche caso anche con spintoni. Atteggiamenti che sono continuati anche subito dopo il riscaldamento pre-partita nel sottopassaggio di collegamento tra gli spogliatoi ed il terreno di gioco. Anche a risultato acquisito con un netto 4-0 per il Gela, i giocatori locali hanno continuato con questi atteggiamenti che poco hanno in comune con il buon senso dello sport e dell’educazione sportiva e dei valori del calcio.

“Dopo 50 anni che vivo nel mondo del calcio”, ha affermato il massimo dirigente dell’USD Ragusa Calcio, Ettore Tuccitto: “credevo che certi atteggiamenti appartenessero ad un calcio passato. Mi sento davvero amareggiato e sconfitto, non dal risultato maturato in campo bensì da un sistema vecchio e non più condivisibile. Mi chiedo a cosa servano gli incontri tra i dirigenti delle società ed i vertici della Lega e della Federazione, quando poi assistiamo ogni domenica ad atteggiamenti come quelli che abbiamo subito domenica scorsa a Gela. Non è stata offesa solo la società calcistica di Ragusa, ma l’intera città barocca che dell’ospitalità e del rispetto delle regole è stata da esempio. Ci meravigliamo come a Gela, che si è respirato il calcio professionistico, possano accadere fatti deplorevoli che non appartengono ad una società gloriosa come il Gela Calcio. Con rammarico denunciamo quanto accaduto, affinché in futuro non accadano altri momenti come quelli che abbiamo vissuto. Che messaggio diamo alle giovani leve“, conclude Tuccitto, “che vogliono continuare a giocare e divertirsi nella disciplina più amata al mondo?”