Un anno fa ad una malcapitata utente venne inspiegabilmente recapitata una fattura di oltre 8 mila euro relativa a fornitura di energia elettrica. La signora contestò il fatto perché si trattava di utenza relativa ad un casolare di campagna disabitato; pertanto un consumo simile non era possibile . Al reclamo però venne data risposta negativa: la società fornitrice sostenne che la somma andava pagata e che il calcolo era corretto.
A questo punto la signora si rivolge alla Confconsumatori, attraverso la quale viene adita l’Autorità Garante per l’Energia e il Gas che fissa un udienza di conciliazione presso l’Acquirente Unico. All’incontro di conciliazione, alla presenza degli avvocati Samantha Nicosia e Antonio Di Pasquale in rappresentanza del consumatore, il Distributore comunica che da una ricostruzione dettagliata dei consumi è emerso che la fattura è infondata nel suo ammontare e pertanto va annullata totalmente. Viene quindi redatto il verbale in cui si specifica che “nulla deve la cliente per la predetta fattura.”
“Questo verbale di accordo rappresenta uno dei successi più importanti della sede ragusana della nostra associazione in materia di bollette pazze” ha dichiarato Samantha Nicosia, responsabile della Confconsumatori Ragusa, la quale ricorda che presso lo sportello di Ragusa è presente un consulente energetico. Una figura inserita perché le fregature sono sempre in agguato soprattutto in un settore come questo particolarmente complesso da un punto di vista tecnico e dove è auspicabile evitare il contenzioso.