A Palermo una trasferta da dimenticare per la Pallamano Ragusa

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È finita 32-20 per il Cus Palermo, ma al di là del risultato quello che ha lasciato a desiderare della prestazione della Pallamano Ragusa è l’aspetto legato all’impegno, che non ha raggiunto i soliti livelli. Circostanza che ha fatto andare su tutte le furie l’allenatore, che in campo ha ripreso in più occasione i suoi ragazzi, senza riuscire, però, ad ottenere riscontri importanti per quanto concerne il rendimento. “E dire che nel primo quarto d’ora eravamo stati in grado di tenere testa ai più quotati avversari”, ha affermato Cappello: “il tabellone segnava il punteggio di quattro pari e sembrava che, così come accaduto in altre occasioni, potessimo comunque dire la nostra pur a fronte di una corazzata come quella palermitana. E, invece, di lì a poco c’è stato il crollo. Più che fisico, direi mentale. Errori in serie. E ovviamente non si possono regalare tutti questi vantaggi a una squadra come il Cus che, infatti, non ci ha perdonato nulla”.

A cominciare dal parziale del primo tempo che è stato fissato sul 14-5 con i ragusani che hanno visto spegnersi la luce. Complice anche l’incolore prestazione del portiere Davide Schembari a cui, però, non si può fare una colpa viste le precarie condizioni fisiche in cui scende in campo, cercando sempre, anzi, di fornire una grossa mano a tutto il gruppo. “Purtroppo stavolta è mancato tutto, inutile girarci attorno”, ha aggiunto il presidente Salvatore Girasa: “abbiamo cercato di capire cosa non andasse. Ma ci siamo sciolti come neve al sole sotto gli attacchi del Cus. Ha ragione a non essere contento il tecnico per come si è comportata la squadra. Non c’è stata la solita risposta. E ciò ha creato situazioni estreme di difficoltà in campo. Speriamo di rifarci in vista della prossima gara”.

La Pallamano Ragusa tornerà a giocare domenica 22 febbraio a Palermo, stavolta per affrontare la Polimedical. Si tratta di un’altra partita chiusa dal pronostico.