Sarà effettuata nella giornata di martedì 17 febbraio l’autopsia sul corpicino della piccola Nicole, la neonata morta lo scorso 12 febbraio durante il trasporto in ambulanza da Catania a Ragusa.
Nominato dalla procura di Catania, che sta dirigendo le indagini insieme ai colleghi della procura ragusana, il medico legale Giuseppe Ragazzi, che collaborerà con un anatomopatologo e un ginecologo.
Le indagini, che sono state delegate alla Polizia, dovranno cercare di fare luce sui tanti perché che restano da chiarire attorno alla triste vicenda.
A cominciare dai tempi. E, soprattutto, si dovrà capire se il viaggio verso Ragusa fosse necessario. Una “complessa serie di concause” che hanno causato il decesso che dovranno essere accertate dalla Procura: dal parto e dalle terapie effettuate nelle primissime fasi di vita della bambina, passando alle modalità di reazione delle strutture centrali, a partire dal 118 ma non trascurando allo stesso tempo i tempi e le modalità di utilizzo dell’autoambulanza e la adeguatezza del personale del mezzo rispetto all’emergenza che si prospettava.
Nove gli indagati: i quattro medici che erano presenti alla nascita della bimba nella casa di cura Gibiino e i cinque medici di guardia nelle Utin che sono state consultate invano, prima di decidere il trasferimento a Ragusa, e cioè quelle del Policlinico di Catania, degli ospedali catanesi “Cannizzaro”, “Nuovo Garibaldi”, e “Santo Bambino”, e dell’ospedale “Umberto I” di Siracusa, che era stato pure chiamato e aveva comunicato di non avere posto per Nicole.
Tra i nodi da sciogliere, dunque, gli eventuali problemi nella sala parto, protocolli e tempistica nella ricerca di una Utin libera a Catania e come mai la scelta sia finita proprio a Ragusa.
La morte della piccola è stata registrata alle 03.40, nei pressi della stazione di servizio di Coffa, in territorio di Chiaramonte Gulfi.