I giudici del Tar di Palermo hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi contro la realizzazione del Muos, il sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare statunitense. Secondo i giudici il sistema sarebbe pericoloso per la salute dei cittadini. La notizia è stata accolta, ovviamente, con grande gioia da tutti gli attivisti No Muos e, tra questi, dal dr. Rino Strano, referente regionale del WWF Sicilia. “Tre anni di durissimo lavoro e di battaglie che sembravano quasi senza speranza vengono oggi pienamente ripagate. E’ una notizia splendida, che attendevamo con ansia” ha dichiarato a caldo.
Strano ha affermato che una sentenza diversa sarebbe stata inaccettabile, in quanto, “nel corso dell’ultima udienza, il giudice aveva ascoltato molto attentamente le ragioni per cui il popolo siciliano è contrario al MUOS. Sin dal primo momento – ha poi continuato – non era stato rispettato il principio di precauzione ed inoltre, agli atti, l’Avvocatura dello Stato non aveva messo nulla di nuovo mentre noi avevamo presentato due studi: il primo a firma del comisano Giuseppe Pace, studente in ingegneria energetica, sui rischi che correrebbero ben 12 tratte aeree in arrivo e in partenza dall’aeroporto di Comiso; il secondo, a firma mia, sulla correlazione tra inquinamento elettromagnetico e malattie umane, partendo da dati scientifici che confermano il rapporto tra l’elettromagnetismo e le alterazioni cellulari. Problemi, questi, causati non solo dal MUOS, se e quando entrerà in funzione, ma anche da wi fi, telefonia mobile e, naturalmente, da quella mostruosa rete di antenne in funzione, a Niscemi, dal 1991”.
La sentenza di oggi è una vittoria ma è solo una sentenza di primo grado. Adesso, quasi certamente, l’Avvocatura di Stato presenterà ricorso al CGA e anche su questo Strano è perentorio: “Purtroppo l’Avvocatura, invece di difendere noi, preferisce tutelare il diritto alla guerra di una nazione straniera ospite in Italia e in Sicilia! Noi, e questa è una certezza, non abbasseremo mai la guardia, nemmeno quando ci diranno a parole che è sicuro che smonteranno le antenne. Li vogliamo vedere con i nostri occhi portarsele da qualche altra parte, se proprio ci tengono. Al primo posto in assoluto c’è la salute dei cittadini e adesso che pure il TAR ha accertato che il MUOS è nocivo, permettere che lo mettano in funzione sarebbe una forzatura immane, non solo contro i cittadini ma anche nei confronti della legge”.