Nuove importanti decisioni attendono Concetta Roccaforte. Al momento, il processo di naturale autoguarigione con il metodo Gerson non si è ancora innescato e gli ultimi esami dicono che la malattia è in fase attiva e sta facendo il suo decorso. Non solo. Concetta sta continuando a dimagrire, da quando è tornata dalla clinica ha perso 4 kg e i medici dicono che non è una cosa tanto normale. Le cause potrebbero essere ricondotte al fatto che, sebbene i dottori predichino il riposo assoluto, lei finisce sempre per cercare di fare tutto in casa o forse all’ingerimento di poche calorie. Da un elemento negativo, però, è venuta fuori una novità che l’ha resa felice.
“La mia alimentazione mi dovrebbe fornire 3000 calorie al giorno – racconta – ma dato che il mio peso continua a scendere i medici della clinica mi hanno detto di aggiungere il pane di segale, che è previsto dalla dieta, ma non all’inizio. Nel frattempo ho trovato la pasta di segale biologica e l’altra sera me ne sono cucinata 30 grammi e l’ho condita con pomodoro fresco e verdure. Non so descrivere la sensazione celestiale che ho provato nel riassaggiare quel sapore dopo tanto tempo, è inspiegabile quello che ho provato mentre la mangiavo. Non ho sentito il gusto solo col palato, ma con ogni cellula del corpo. Mi emoziono anche a raccontarlo”.
Non solo segale, comunque. Adesso Concetta può mangiare anche yogurt magro e quark, un formaggio tedesco che le serve per raggiungere quel tetto del 5% di proteine animali da assumere per far si che il corpo mantenga la sua alcalinità. I medici di Budapest, inoltre, per tentare di innescare più velocemente il processo di guarigione, le hanno aggiunto un altro clistere e un succo e ora per arrivare al massimo di quanto previsto le mancano solo un clistere e due succhi. Del resto dalle analisi appare chiaro che l’unico valore alterato è quello relativo ai markers tumorali, tutto il resto è nella norma e consente alla terapia di progredire.
Altre due buone notizie sono quelle relative alle donazioni ( ringraziamo l’azienda modicana System Depur Ecology che ha donato una serie di prodotti per l’igiene della casa, e i signori Silvia, Stefano e Loredana, di Modica, che hanno donato 50 euro) e agli esami effettuati per il controllo del colon. Nella Pet di dicembre erano state rilevate delle lesioni, ma la colonscopia e l’esame istologico hanno dato, per fortuna, esito negativo. Le buone notizie, però, purtroppo, finiscono qui.
“Dopo l’esito dell’ultima PET, gli oncologi di Catania hanno deciso di sottopormi ad ulteriori accertamenti per valutare se sia il caso o meno di fare un intervento chirurgico o riprendere la chemioterapia ad oltranza” racconta Concetta. “E’ l’ultima cosa che desidero ma non posso permettermi di chiudere alcuna porta. Sono sempre stata consapevole del fatto che il buon esito della terapia Gerson dipenda da tantissimi fattori e che nessuno mi può garantire che il processo di guarigione si innescherà. Mi consola, però, sapere che, se dovessi decidere di tornare alle cure tradizionali, i dottori di Budapest comunque mi assisteranno”.
Il tuo istinto cosa ti suggerisce di fare?
“Nella mia vita mi sono sempre lasciata guidare dalle sensazioni e, nonostante la disperazione delle ultime settimane, ci credo ancora e sto ancora aspettando il miracolo. Ricominciare a fare chemio significherebbe che finché la reggo sopravvivo, e poi fine della storia. Io, però, non mi voglio arrendere a questa eventualità e mi aggrappo ad ogni segnale che mi dice che questa è la direzione giusta. Sarà una coincidenza, ma tutto ciò che mi accade mi dice che la strada del ritorno alla chemio è sbagliata. Ad esempio, il 29 gennaio dovevo fare la TAC che servirà per capire se e dove operare, ma per una serie di problemi burocratici è stata rimandata di un mese. In normali condizioni mi sarei disperata e arrabbiata, perché in un mese la malattia cammina veloce, invece lo voglio considerare il mese della speranza, quello che serve alla terapia per innescare il processo di guarigione. Oramai sono convinta che nella vita può succedere di tutto, e non per forza in negativo. Esistono anche il bene, la fiducia e la speranza e comunque resto convinta del fatto che, se non avessi fatto 20 sedute di chemio, il processo si sarebbe già innescato. 20 sono davvero tante per sperare in un buon fine, ma non è detto”.
Le ultime due volte abbiamo approfondito due dei quattro aspetti fondamentali della terapia, vale a dire lo stress e l’alimentazione. Il terzo pilastro sono gli integratori, perché?
“Gli integratori compensano alle mancanze e aiutano le cellule malate, che si nutrono di sodio, ad aprirsi, nutrendosi di potassio e ossigeno. Queste cellule malate è come se avessero sviluppato una sorta di sistema immunitario, e noi lo dobbiamo forzare. Gli integratori sono abbinati ai succhi e ogni ora ne ho almeno uno, in gocce o in compresse. E poi, naturalmente, ho tutta una serie di vitamine. Di recente, inoltre, ho aggiunto alla terapia i fiori di Bach. Come sempre mi sono prima consultata con i medici ma, come immaginavo, mi hanno detto che sono compatibili e, con mia figlia, ci siamo affidate ad un floriterapeuta tra i migliori in Italia”.
E in chiusura, come sempre, vi ricordo che prosegue, la raccolta di fondi e prodotti destinati a Concetta. Per chi volesse dare una mano questa è la lista dei prodotti da donare:
Fiocchi di avena al naturale bio e integrali e uva sultanina biologica
Camomilla non dolcificata bio
Caffè in polvere bio
Pane 100% di segale bio senza sale
Olio di semi di lino bio
Prodotti per la casa (anticalcare, detersivi per piatti e vestiti, igienizzante bagno, disincrostante wc, sgrassatore, etc…) di origine vegetale e senza additivi chimici.
Prodotti per l’igiene personale (detergente intimo, sapone liquido mani, doccia gel e shampoo) preferibilmente della marca Omia o comunque biologici.
Il codice Iban per le donazioni è: IT 25 I 0503411795 000000 123066.