E’ di cinque persone denunciate e cinque segnalate il bilancio dei controlli del week end dei carabinieri della compagnia di Ragusa.
Due automobilisti sono stati colti in stato d’alterazione psicomotoria alla guida ed entrambi hanno subito il sequestro del veicolo. Il primo, un ventenne neopatentato di Noto, è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza aggravata dall’orario notturno e dalla condizione di neopatentato. Un quarantottenne ragusano, invece, è risultato positivo alla presenza di cannabinoidi nel sangue.
Decine sono state le perquisizioni nel corso di posti di controllo su strada e in abitazione. Un tunisino residente a Santa Croce, 25enne bracciante agricolo, è stato trovato in possesso di uno smartphone risultato provento di furto a Marina di Ragusa. È stato quindi denunciato per ricettazione alla Procura della Repubblica di Ragusa. Denunciato anche un 57enne ragusano, già noto ai carabinieri, poiché aveva in tasca un coltello a serramanico senza giustificato motivo. Un 36enne imprenditore agricolo ragusano, è stato denunciato per i reati di falso in scrittura privata e uso di atto falso relativamente al tagliando assicurativo.
Molti anche i controlli antidroga con cinque persone segnalate al Prefetto di Ragusa quali assuntori di stupefacenti. Si tratta di un giovane di Marina, appena 18enne, beccato per la seconda volta dall’inizio dell’anno con una dose di hashish in tasca. Anche due coppie di amici sono stati segnalati. I primi due, tunisini residenti tra Marina e Santa Croce, stavano fumando uno spinello in auto ed è stata loro sequestrata pure la patente di guida. Stessa sorte è toccata ad un giovane ragusano che con un amico stava consumando uno spinello in auto in riva al mare. Dalla perquisizione dell’abitacolo è venuto fuori un altro spinello ancora integro.
I militari del nucleo radiomobile hanno, inoltre, arrestato un uomo per evasione. Si tratta di un 53enne ragusano, impiegato, sottoposto ai domiciliari e trovato, su segnalazione, in corso Italia a bordo di una vettura. L’uomo è sotto processo per violenza sessuale, reato per cui è stato arrestato nel 2013 dagli stessi militari di Ragusa. Condotto in caserma in stato d’arresto e sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici, è poi tornato ai domiciliari ma ora dovrà rispondere, oltre che del gravissimo reato che già gli si contesta, anche di evasione.