Giovanni Occhipinti è il nuovo Presidente del Distretto Turistico degli Iblei

387

Il Distretto Turistico degli Iblei ha un nuovo Presidente. Si tratta di Giovanni Occhipinti, che subentra a Mario Papa, che lo scorso 13 gennaio aveva rassegnato le dimissioni. Parola d’ordine: voltare pagina. E proprio in queste ore, è arrivata la notifica di un finanziamento per il Distretto di circa un milione di euro.
Tutti i particolari, e le prime parole da Presidente di Giovanni Occhipinti, qui sotto.

Giovanni Occhipinti, 42 anni, ragusano, imprenditore nel settore del turismo, è il nuovo presidente dell’associazione Distretto turistico degli Iblei. La fumata bianca ieri pomeriggio nella riunione del consiglio direttivo tenutasi nella sede della Soaco, all’aeroporto di Comiso, per l’elezione delle nuove cariche in seno all’organismo. Occhipinti succede a Mario Papa dimessosi lo scorso 13 gennaio. Il consiglio direttivo, formato, oltre che dallo stesso Occhipinti, da Angelo Chessari, da Rosario Dibennardo e da Enzo Taverniti, alla presenza del direttore generale Ezio Palazzolo, ha deciso di convergere all’unanimità sulla figura del neopresidente mentre la carica di vice è stata attribuita a Chessari. Per la nomina del quinto componente dell’organismo, considerato che Papa si era dimesso pure da tale ruolo, è stato deciso di adire le competenze dell’assemblea dei soci chiamata alla nomina di un nuovo membro. “L’esecuzione di attività urgenti – dice il presidente Occhipinti – ci ha imposto di procedere il prima possibile nell’espletamento di tali adempimenti. Ringrazio il direttivo che mi ha voluto votare e chiarisco sin da subito che accolgo con entusiasmo questo ruolo che mi fornirà l’opportunità di proseguire un percorso che mi viene naturale anche alla luce delle mie esperienze istituzionali, avendo ricoperto, tra l’altro, il ruolo di presidente della commissione Turismo alla Provincia regionale di Ragusa, di assessore al ramo in seno al Comune di Ragusa, oltre che vicepresidente provinciale di Federalberghi e consigliere regionale della stessa associazione di categoria. Ringrazio Confindustria e Confcommercio per la fiducia in me riposta oltre al mio predecessore per il lavoro svolto. E ringrazio anche il presidente del comitato strategico, il sindaco di Comiso Filippo Spataro, in rappresentanza dei ventuno enti pubblici. A questo punto, il nostro obiettivo è quello di voltare pagina. E devo dire che ciò ci riuscirà anche con una certa facilità perché, proprio in queste ore, è arrivata la notifica di un finanziamento per il Distretto turistico di circa un milione di euro. Si tratta di somme provenienti dal programma operativo Fesr con stazione appaltante il Comune di Ragusa. La nostra associazione dovrà versare, entro sessanta giorni, una quota di cofinanziamento pari a circa 50mila euro nelle casse dell’ente di palazzo dell’Aquila, pena la revoca dello stesso finanziamento. E’ chiaro che ci adopereremo per agire in tal senso anche perché il progetto contempla la realizzazione della carta di valorizzazione del territorio. Un aspetto di notevole importanza in quanto finalizzato e funzionale alla costruzione del sistema territoriale integrato, teso a tracciare il perimetro all’interno del quale ciascun operatore può valorizzare la propria autonomia, la propria offerta assieme a quella di tutti gli altri”. All’interno del Distretto turistico degli Iblei sono già in cantiere altri due progetti, entrambi finanziati. “Il primo – aggiunge il presidente Occhipinti – concerne l’aggiornamento del piano di sviluppo turistico, altro aspetto essenziale in quanto avvia un processo partecipato per stabilire nei prossimi anni la strategia di sviluppo del comparto nel territorio del distretto. Il secondo è “Enjoy life”, in piena fase di esecuzione, che trae beneficio da questa unitarietà di intenti, con tutta una serie di incontri sul territorio tesi ad illustrare agli operatori della filiera e dell’indotto le opportunità che derivano dallo stesso. Insomma, c’è un’aria nuova. Una piena unitarietà di intenti. E l’obiettivo è quello di recuperare il tempo perduto. Perché il turismo, negli Iblei, non è mai stato portatore di crescita e di sviluppo come in questo periodo. Noi siamo pronti a fare la nostra parte sino in fondo”.