Un “Caleidoscopio” di emozioni: a Milano, con lo chef Sultano, il cibo incontra il teatro

3

Il progetto ‘Caleidoscopio‘, firmato dallo chef bistellato Ciccio Sultano e dal regista modicano Ivano Fachin sbarca a Milano.

Dodici ricette in video, interamente girate nella cucina del ristorante Duomo a Ragusa Ibla e a casa dello chef Sultano, saranno proiettate in occasione dell’inaugurazione dello “chef corner by teatro7” nella capitale lombarda, nell’ambito di un’iniziativa più ampia che mette in stretta correlazione “Teatro-Cucina” nella pièce in scena all’Atelier di Teatro in Polvere.

Al quotidiano “La Stampa” Valentino Infuso, interprete e co-autore insieme alla regista Elisabetta Faleni, racconta: “Il pubblico si diverte e si emoziona davanti a questa proposta che celebra l’esistenza con il cibo”.

Per l’occasione lo chef stellato terrà corsi di cucina il 9 e il 10 febbraio alle ore 20 al teatro7|Lab di Milano.

Tutto ciò che serve a comunicare e a fare avvicinare mondi apparentemente distanti mi affascina” è la spiegazione di Ciccio Sultano. “Ho creato, insieme a Fachin, il progetto ‘Caleidoscopio’, proprio per dare maggiore contezza a chi assiste, di ciò che rappresenta la cultura gastronomica siciliana, che adoro interpretare. Ogni ricetta che realizzo si muove su due binari: gustare buon cibo ed avere un momento di relax e di divertimento. Affinché entrambe le condizioni si realizzino, come sempre sostengo, devono entrare in gioco tantissimi fattori, tra cui anche la predisposizione d’animo a regalarsi un momento unico di gusto e benessere. Mi è subito piaciuta l’idea – ha proseguito Sultano – di accostare in un unico contenitore il piacere di assistere ad una pièce teatrale mentre si gusta buon cibo, da qui la possibilità di far diventare questa esperienza anche un momento didattico”.

“Con ‘Caleidoscopio’ proietteremo le ricette che ho ideato e ne seguirà una spiegazione con relativa degustazione per completare il percorso di conoscenza. Sempre più spesso – ha concluso Sultano – dobbiamo sublimare il rapporto che deve esistere tra gastronomia e cultura, essendo entrambe rappresentazioni di un unico circuito che dà linfa vitale e fa star bene. Ecco la mission che mi sono intestato”.