“Vittoria è una città in cui, dopo una fase di predominio e di forte strutturazione militare, dopo gli arresti e le operazioni che hanno “decapitato” i vertici, la mafia ha occupato importanti settori economici della città, il mercato ortofrutticolo e l’indotto in primis, costruendo un oligopolio illecito che regge sulla minaccia e sull’intimidazione tipicamente mafiosa”.
È un passaggio dell’interrogazione presentata dal Sen. Beppe Lumia al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Un’interrogazione per avanzare, nello specifico, quattro domande: quale iniziativa il Ministro intende intraprendere per rafforzare il controllo del territorio da parte delle forze di polizia, supportare il movimento antiracket, sostenere la verifica del legale andamento del mercato ortofrutticolo e l’applicazione meticolosa del protocollo di legalità?
Quale iniziativa intende intraprendere per sostenere la DDA di Catania e la Procura di Ragusa nell’azione di repressione della mafia e dell’illegalità, volta a monitorare i boss scarcerati e l’attività criminale di corruzione e collusione intrapresa nuovamente nel territorio?
Quali iniziative intende intraprendere per aiutare e stimolare le amministrazioni e gli enti gestori dei mercati ortofrutticoli di tutta Italia ad apprestare strumenti che regolamentino tali strutture, esaltino la legalità e contrastino efficacemente la criminalità e le mafie?
Lumia (esponente del PD), infine, chiede se Alfano non ritenga necessaria un’iniziativa legislativa primaria su tali punti.
Nella sua interrogazione, molto dettagliata, il Senatore afferma che “anche il settore della raccolta e del riciclaggio della plastica ha stuzzicato gli appetiti di soggetti contigui e affiliati ai clan. Sarebbero state, addirittura, pianificate riunioni, tra diverse fazioni criminali, per accaparrarsi il business della raccolta della plastica dismessa, prelevata con metodi intimidatori dai serricoltori della fascia trasformata di Vittoria e Gela”.
Riflettori puntati, inevitabilmente, sulla struttura mercantile di c.da Fanello, regolamentata da un anacronistico documento del 1971. Una nuova bozza di regolamento giace nei cassetti del Comune di Vittoria da almeno un paio d’anni e nel novembre scorso, durante una conferenza stampa, l’allora assessore alla trasparenza, Piero Gurrieri, ne ha presentata una ancora più completa e restrittiva, destinata a rendere davvero difficile la vita a chi all’interno del mercato vorrebbe fare affari loschi.