Ore 09.30: a Scicli si insedia il commissario straordinario del comune, Ferdinando Trombadore.
50 anni, modicano, Trombadore è vice prefetto aggiunto ed ha già ricoperto questo ruolo nel 2012 in un paesino del catanzarese.
È stato nominato dal presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta per colmare il vuoto creatosi dopo le dimissioni del sindaco Franco Susino lo scorso 23 dicembre: “Ci tengo a sottolineare – dice il neo commissario – che il mio sarà un incarico strettamente amministrativo che va a sostituire il ruolo di sindaco e giunta. Per me è un grande onore essere stato nominato in un comune che rappresenta tanto nella storia della Sicilia”.
Ferdinando Trombadore arriva al comune scilitano con i poteri del sindaco e della giunta ed è consequenziale alle dimissioni rassegnate da Franco Susino, il 23 dicembre scorso.
Il suo incarico non ha quindi alcuna attinenza con quello svolto dalla Commissione di nomina prefettizia che proprio in questi giorni ha concluso il suo lavoro di indagine sulle possibili infiltrazioni mafiose in seno all’ente di Via Mormino Penna, consegnando la relazione finale al prefetto di Ragusa: “Chiaramente restiamo tutti in attesa di questa decisione. Nel frattempo ci dobbiamo concentrare sulle priorità che sono di natura economica e sociale”.
“Affronteremo in primis“, ha sottolineato Trombadore: “il piano di riequilibrio finanziario che voglio conoscere a fondo. Un piano importantissimo che eviterebbe a Scicli il dissesto. Non trascureremo neanche l’emergenza criminalità che in questi ultimi tempi si è fatta pressante e centrale nelle preoccupazioni dei cittadini sciclitani. In ogni caso siamo consapevoli che i problemi sono tanti, piano finanziario e criminalità sono solo i più urgenti”.
Per quanto riguarda i tempi per riportare alla normalità amministrativa Scicli tutto dipenderà dal ministero dell’Interno che a breve deciderà se procedere allo scioglimento dell’ente e del consiglio comunale, commissariando il comune con tre funzionari prefettizi che resteranno in carica almeno 18 mesi.
In quel caso il nuovo primo cittadino arriverebbe solo nel 2017. Se invece non ci sarà lo scioglimento, già in primavera potrebbe arrivare il nuovo sindaco con le elezioni amministrative: “Io devo traghettare la città fino alle elezioni. Tutto è subordinato però alla decisione sullo scioglimento e fino ad allora garantirò il massimo impegno per il bene di questa città”.