I mattoni per sbarrare l’ingresso erano già pronti, i Forconi presenti fin dal primo mattino, come promesso. Ma, per fortuna, anche questa volta il peggio è stato scongiurato.
Lo sfratto della famiglia Starace, in via del Quarantotto a Vittoria, è stato ulteriormente rinviato al 15 aprile.
Si è riusciti a prendere tempo prezioso, dunque, per continuare la battaglia legale, in attesa che il tribunale di Ragusa si pronunci in merito al procedimento giudiziario incentrato sugli aspetti poco chiari del contratto stipulato per la casa.
È stata una mattinata intensa. Sul posto carabinieri, polizia e vigili urbani hanno garantito l’ordine pubblico mentre all’interno dell’abitazione si tentava una mediazione con l’ufficiale giudiziario.
La tensione era palpabile e il figlio 26enne disabile della coppia ha anche avvertito un malore e si è reso necessario l’intervento di un’ambulanza del 118.
In via del Quarantotto sono arrivati anche il sindaco, Giuseppe Nicosia, e il neo assessore ai servizi sociali, Francesco Cannizzo. Il Comune è da tempo a conoscenza della delicatissima situazione della famiglia Starace e, nel corso degli anni, ha erogato diversi contributi, sia per l’inserimento temporaneo del figlio in un centro diurno che per coprire le continue ed esose spese mediche. In qualche occasione Palazzo Iacono ha anche elargito direttamente delle piccole somme.
Di certo, però, non è l’ente pubblico che può salvare la casa. Quello che occorre, e lo ha ribadito per l’ennesima volta il leader dei Forconi, Mariano Ferro, è cambiare la legge che regolamenta le aste giudiziarie.
“Questa è una situazione indecente”, ha esordito Ferro: “perché per un debito di poche migliaia di euro si vuole buttare fuori di casa un nucleo familiare con un disabile. Dove ci sarà un ufficiale giudiziario ci saremo anche noi, ma l’obiettivo principale resta il cambio della legge. Non so come faremo, visto che nessuno muove un dito. Speriamo che il legislatore finalmente si svegli e, con lui, Senatori e Deputati. A livello locale è stato già fatto quello che si poteva, con la legge sull’impignorabilità della prima casa”.
Ferro ha avuto parole di elogio per il Prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè: “Anche se in questi giorni di presidio a Ragusa non ci ha ricevuti, sappiamo che sta facendo un lavoro enorme e lo dobbiamo ringraziare. Se oggi si è giunti al rinvio è anche merito suo”.
Gabriele Starace e la moglie, Concetta Caronte, all’arrivo dell’ufficiale giudiziario erano stati perentori: “Di qui non esce nessuno, accada quel che accada” e così è stato. “In questa casa”, dicono: “ci sono i nostri soldi e i nostri sacrifici. È nostra e non la lasceremo mai”. In un cassetto giace ancora la lettera del Governatore Crocetta. Aveva garantito che, nel 2014, avrebbe fatto qualcosa per aiutare la famiglia a sostenere i costi delle cure per il figlio, ma poi è calato il silenzio. Adesso l’assessore Cannizzo intende creare un nuovo fascicolo da mandare a Palermo.
Anche il Vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, Piero Gurrieri, con una nota, ha espresso solidarietà alla famiglia Starace. “Sono vicino a tutti coloro che, nel silenzio e in ogni parte del Paese – scrive – rischiano di veder compromessi i sacrifici di una vita. Sono deluso dalla insensibilità di gran parte della classe politica nazionale alle sollecitazioni dei territori, e provo vergogna nel constatarne l’abissale lontananza dal paese reale e da coloro che stanno perdendo tutto per una crisi determinata in altri ambiti e per la rapacità di un sistema spesso permeato da infiltrazioni criminali”.
“Chiedo che il Governo approvi subito il decreto di moratoria di tutti i procedimenti esecutivi che riguardano le uniche abitazioni e le aziende”, conclude Gurrieri, che è anche l’estensore della legge sull’impignorabilità della prima casa già approvata a Palermo: “e che, insieme al Parlamento, stabilisca l’iter per la tempestiva approvazione della nostra legge. Preannuncio, infine, che, entro la prossima settimana, Avviso Pubblico inoltrerà una richiesta formale di intervento immediato al Premier e ai presidenti delle Camere“.
Intanto già domani pomeriggio sempre a Vittoria, questa volta in via Brescia, un’altra famiglia con la casa all’asta per una cifra irrisoria riceverà la visita di un potenziale acquirente e i Forconi saranno presenti.