Tre donne sono state arrestate a Modica per il tentato furto in un appartamento

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Una risposta da parte delle forze dell’ordine alla recrudescenza della criminalità nel territorio modicano e al conseguente allarmismo tra i cittadini, è arrivata ieri.
Infatti, proprio tre donne insospettabili sono state sorprese e arrestate per il tentato furto in un appartamento del quartiere Dente.

Qui il comunicato della Polizia di Modica sull’operazione:

Si tratta di tre donne zingare di etnia rom che avevano deciso di commettere un furto nell’abitazione di una famiglia modicana, residente nel quartiere Dente, all’interno della quale credevano non vi fosse nessuno.
Qui, avvalendosi di un neonato, che una di esse portava appeso con un marsupio, suonavano ripetutamente il campanello bussando incessantemente sul portone dell’appartamento, proprio allo scopo di assicurarsi che all’interno della casa non vi fosse nessuno.

Tuttavia accadeva che all’interno dell’abitazione i residenti comprendevano cosa stesse accadendo, atteso che dall’occhiello del portone venivano notate le tre donne che, iniziavano ad armeggiare sulla serratura dopo aver colpito ripetutamente con calci il portone per tastarne la vulnerabilità.
Infine, poiché i residenti, all’interno iniziavano a chiamare la Polizia chiudendosi bene a chiave, le donne, udito il rumore si precipitavano per le scale condominiali dandosi a precipitosa fuga a bordo di un’auto con cui si avviavano in direzione Ragusa.

Proprio durante la fuga, la Polizia le intercettava bloccandole, con un neonato a bordo, ancora in territorio di Modica e procedendo alla perquisizione del veicolo all’interno del quale venivano trovate un paio di forbici modificate ad arte e una chiave adulterina.
Quindi, l’immediato intervento della Polizia di Modica e le prove acquisite consentivano di assicurare alla giustizia le donne, tutte con precedenti penali per furto, di cui una ancora minorenne che venivano tratte in arresto per tentato furto e per le quali, le Autorità Giudiziarie Competenti disponevano, ognuno per la parte di competenza, l’invio in regime carcerario (Carcere femminile di Catania, Istituto minorile carcerario di Caltanissetta per la minore, arresti domiciliari in un centro di accoglienza di Modica per la donna che ha commesso il furto avvalendosi del proprio figlioletto di pochi sismi mesi).

Viene ulteriormente intensificato il servizio di controllo del territorio a Modica, soprattutto nelle aree periferiche e rurali, dove la Polizia di Stato ha specificatamente predisposto apposti pattugliamenti con finalità preventive e repressive volte a impedire la commissione di ulteriori reati analoghi a quelli registrati nelle settimane scorse assicurando alla giustizia i responsabili.