Il presidio dei Forconi in Prefettura per salvare una famiglia: “Io sono Starace”

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Era il 13 ottobre 2014 quando l’ufficiale giudiziario si presentò nell’abitazione della famiglia Starace, a Vittoria, per eseguire lo sfratto.
All’interno, Concetta Caronte e Gabriele Starace lottavano per non andare via dall’unica casa di proprietà e per garantire un tetto al loro figlio disabile di 26 anni. Fuori la comunità faceva la sua parte, con i Forconi, il Movimento degli Agricoltori, il Comitato No Aste, numerose associazioni e semplici cittadini.
Lo sfratto, quel giorno, venne evitato. Ma, purtroppo, solo rinviato.

E adesso si è arrivati al “fine corsa” della pratica e la famiglia sarà costretta a lasciare la casa, venduta all’asta per miseri 12.600 euro, entro il 21 gennaio.
Per questo i Forconi sono tornati in azione con un presidio permanente davanti alla Prefettura e un semplice foglio di carta con la scritta “Io sono Starace“.
“In realtà tutti siamo la famiglia Starace”, spiega Marcello Guastella, referente del Comitato No Aste: “che non può protestare perché impossibilitata ad allontanarsi da casa, in quanto il figlio disabile ha bisogno di assistenza continua. Rimarremo davanti alla Prefettura fin quando non avremo rassicurazioni sul fatto che, mercoledì mattina, ci sarà un ulteriore rinvio”.

L’obiettivo è di prendere tempo, in attesa della pronuncia del tribunale di Ragusa su un ricorso, presentato per denunciare presunte anomalie nel contratto di affitto sottoscritto dalla famiglia. La casa è stata svenduta a causa di un debito con la banca di circa 9000 euro, e nonostante avessero proposto di chiudere la faccenda con circa 8000 euro, dall’altra parte c’è stato solo un muro.

I Forconi chiedono l’aiuto e la collaborazione di tutti. Del Prefetto in primis, che sperano di incontrare in giornata, del comune di Vittoria, che si sta già occupando della vicenda, e del MOVIS, sempre vicino data la presenza del figlio disabile.
Guastella definisce quella di oggi una semplice “attività di sensibilizzazione” e si dice speranzoso sul fatto che, alla fine, prevarrà il buon senso.
Se così, però, non dovesse essere, martedì 20 gennaio il presidio davanti alla Prefettura sarà più nutrito e le barricate, a Vittoria, sono pronte a essere erette.