Investito e ucciso da un’auto pirata mentre va a lavoro in sella alla sua bicicletta. È la tragica fine di un tunisino di 40 anni che, all’alba di stamani, stava percorrendo la SC 25, in territorio di Santa Croce Camerina.
Il violento schianto è avvenuto 300 metri prima della rotonda di Punta Braccetto e non gli ha lasciato scampo, sbalzandolo giù dal sellino e facendolo finire contro una recinzione formata da un muretto di cemento e pali in ferro che gli hanno procurato ferite molto gravi e, in particolare, un trauma cranico che lo ha portato alla morte.
L’uomo, Moussa Meftah, sposato e padre di tre figli, viveva in c.da Bosco Braccetto. Il fratello, che era con lui su una seconda bicicletta e che nell’incidente è rimasto ferito, ha raccontato che a travolgerli sarebbe stata, da dietro, una Fiat Panda bianca, il cui conducente si sarebbe inizialmente fermato ma poi sarebbe fuggito senza prestare soccorso.
Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri della locale stazione e del Nucleo Radiomobile della compagnia di Ragusa che hanno avviato le indagini per risalire all’auto pirata e acquisito i filmati delle telecamere della zona.
Della vicenda è stato informato anche il Sostituto Procuratore di Ragusa, dr. Marco Rota.
La bicicletta dell’uomo è stata posta sotto sequestro. La salma è stata già restituita ai familiari.