Saranno le autopsie a dover dire con certezza come e perché sono morti, domenica 11 gennaio, la donna vittoriese di 52 anni e l’uomo ragusano di 47, ospiti della struttura di accoglienza di Pedalino, facente parte di una rete gestita da una nota cooperativa.
Il procuratore, Carmelo Petralia, sta seguendo molto da vicino l’evolversi della vicenda tanto che questa mattina è in programma un vertice proprio in Procura al quale dovranno prendere parte la Squadra Mobile di Ragusa e la polizia di Comiso che da ieri sera, e per tutta la notte, hanno lavorato al caso.
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Altre quattro persone, sempre ospiti della struttura, si troverebbero ricoverate all’ospedale di Vittoria, ma le loro condizioni sarebbero in via di miglioramento, compresa quella le cui condizioni, inizialmente, davano più preoccupazioni di altre. La Procura ha aperto un fascicolo nel quale, al momento, non sono stati iscritti nomi di indagati.
I capi d’imputazione ipotizzati sono omicidio colposo e lesioni gravi perché pare che i due decessi potrebbero essere ricollegati ad una gravissima intossicazione alimentare: pare che le vittime avessero mangiato insalata, mozzarella e mortadella.
All’interno della struttura da ieri sera sono a lavoro anche i medici dell’ASP che avrebbero sequestrato la mensa e numerosi alimenti, tra cui mortadella e mozzarelle, oltre ad alcuni farmaci. Disposto anche il sequestro delle cartelle cliniche.
Stando alle indiscrezioni, il sostituto Procuratore Francesco Puleio si starebbe recando nella casa di cura proprio in questi minuti e il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, sarebbe già sul posto per meglio capire cos’è accaduto.
La struttura opera a Pedalino dal 2007, ma non si sono mai registrati problemi.
Questo è il comunicato con la ricostruzione della vicenda, secondo il Commissariato di Comiso e la Squadra Mobile di Ragusa:
Nella giornata di ieri alle ore 18.00 personale del Commissariato si è recato presso l’ospedale Regina Margherita di Comiso ove era stato segnalato il decesso di una donna, Savasta Margherita nata a Vittoria nel 1963, per cause da accertare.
Al pronto soccorso si verificava che la donna si era sentita male durante la mattina e che era stata soccorsa da personale del 118 in quanto, avendo avuto un malore, era caduta procurandosi una lesione ad un piede. Durante la giornata però la lesione al piede passava in secondo piano, in quanto la donna si aggravava sino a morire dopo le ore 17.00 di ieri per cause da accertare.
A quel punto i medici del pronto soccorso avvisavano il 113 in quanto avevano saputo che nella mattina dello stesso giorno il 118 aveva fatto un altro intervento presso un la stessa comunità per disabili mentali dalla quale proveniva la donna deceduta.
In quella circostanza i sanitari accorsi avevano constatato il decesso di un altro uomo, Sortino Riccardo del 1968 di Ragusa, decesso attribuito in un primo momento ad un attacco cardiaco.
A quel punto venivano avviate le indagini unitamente a personale della Squadra Mobile al fine di ricostruire i fatti accaduti.
Si rappresenta che altre 5 persone appartenenti alla stessa comunità sono state colte da malore e trasferite presso gli ospedali della zona per essere controllate. Una è stata ricoverata per accertamenti sulle su e effettive condizioni, ma è fuori pericolo.
Non si esclude alcuna ipotesi circa le cause dei malori e delle morti.
Le salme delle vittime sono state poste a disposizione dell’AG che valuterà se procedere ad accertamenti tecnici.