“Il rapporto con FlyHermes è cominciato nel peggiore dei modi”.
A usare queste parole, sono stati il presidente SOACO (società di gestione dell’aeroporto Pio La Torre, di Comiso), Rosario Dibennardo, e l’a.d. Enzo Taverniti davanti a tutti i disservizi e i disagi che si sono verificati nelle tratte coperte dalla compagnia in questione.
Sin dal suo esordio infatti, avvenuto il 15 dicembre 2014, la compagnia maltese ha cancellato voli prenotati, ritardato partenze e arrivi, creando enormi disagi a tutti i viaggiatori.
Ultimo in ordine di tempo, il volo Comiso-Torino, per cui molti tifosi avevano fatto le prenotazioni per assistere alla partita Juventus-Inter.
Ma, come se non bastasse, dopo avere comunicato ufficialmente che dal 7 gennaio, da ieri cioè, i voli sarebbero ripresi regolarmente, oggi sono invece stati cancellati tutti quelli già schedulati.
Inoltre, pare che circa cinquanta passeggeri stiano per ricorrere alle vie legali per il rimborso del biglietto e per danni arrecati.
“Pienamente in linea con il regolamento europeo per i diritti del passeggero, la Soaco sta facendo di tutto in questi giorni per rendere il più possibile sopportabili i disagi patiti dai viaggiatori per i ripetuti ritardi e le ripetute cancellazioni dei voli della compagnia FlyHermes. Nello specifico, la nostra società è pronta a collaborare con chi ne dovesse fare richiesta per attestare appunto i suddetti disservizi”, dichiarano Dibennardo e Taverniti.
“Siamo comunque lieti di apprendere che l’Enac sta avviando una verifica per fare piena luce sulle motivazioni del caos venutosi a creare negli scali di Comiso, Palermo e Torino“, proseguono poi Dibennardo e Taverniti: ” e abbiamo piena fiducia nelle decisioni che il presidente Vito Riggio prenderà e le attendiamo per valutare al meglio il da farsi da parte nostra, sempre che l’Enac confermi l’autorizzazione al volo per la società maltese”.
Come gestore di un aeroporto: “la Soaco non può certo rifiutarsi di fare atterrare una compagnia, ma sicuramente il rapporto con la FlyHermes non è partito nel migliore dei modi, anzi, per dirla tutta, è cominciato nel peggiore possibile”.
