Terry Lovejoy è un astronomo australiano. Il 27 novembre 2011, col suo telescopio da 20 centimetri di diametro, ha individuato nel cielo un “nuovo” oggetto luminoso: si trattava della cometa C/2011 W3, che poi – come da prassi – avrebbe preso il suo nome. Quella cometa ha vagato per l’intero universo, è sopravvissuta al passaggio in prossimità della corona solare, e proprio in questi giorni è sulle nostre teste.
La cometa Lovejoy, in realtà, è visibile da qualche settimana. Ma molto bassa rispetto all’orizzonte, e poco luminosa. Oggi, invece, si troverà alla sua distanza minima dal nostro pianeta: proprio su queste basi dovrebbe raggiungere il suo grado massimo di luminosità. Poi, via via, andrà a “spegnersi”. Dunque – considerato che ripasserà verso il 10.000 (anno più, anno meno) – quale occasione migliore di quella di stasera per osservarla?
Ecco, allora vi basterà puntare lo sguardo oltre le costellazioni della Lepre e della Colomba. Non è difficile: individuate il sud, alzate gli occhi di pochi gradi e vi ritroverete “dentro” la costellazione di Orione (facilmente identificabile: è uno dei riferimenti più luminosi nelle notti invernali). Poco a destra di Orione ecco Lovejoy.
Questa mappa, che rappresenta graficamente le indicazioni che vi abbiamo indicato, potrà aiutarvi ancora meglio:
La cometa Lovejoy non sarà luminosissima, quindi è meglio osservarla da un luogo buio e dopo aver fatto abituare gli occhi all’oscurità.
Le campagne iblee, in questo caso, potrebbero rivelarsi una scelta eccellente. In alternativa potrete aiutarvi con un binocolo o un piccolo telescopio.