Il nuovo anno, insieme ad un bel pò di freddo, ha portato anche la nuova Legge di Stabilità (quella che fino a qualche anno fa era la temutissima “Finanziaria”).
Dall’1 gennaio sono entrati in vigore i provvedimenti voluti dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi, posti all’interno di una manovra del valore di 32 miliardi di euro. Prorogato l’ecobonus, congelato l’abbonamento Rai, ridotta al 4% l’Iva degli ebook, TFR in busta paga su base volontaria.
Uno dei provvedimenti più importanti, però, riguarda le nuove nascite: per ogni bambino nato o adottato nel 2015 la famiglia riceverà mensilmente, e sino al compimento del terzo anno di vita del figlio, un contributo economico. L’entità di questo contributo? Suvvia, un po’ di fantasia! Un contributo mensile, voluto da Matteo Renzi… di quanto mai potrà essere? Esatto, i soliti i 80 euro!
Quindi, riepilogando: 80 euro al mese (per 12 mensilità) per ogni bambino nato in Italia (o adottato). Gli 80 euro, in caso di reddito ISEE inferiore ai 7.000 euro, raddoppiano.
Se il reddito supera i 25.000 si annulla ogni tipo di bonus. E il tutto vale anche per i figli dei cittadini dell’Unione Europea, così come di cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.
Ma attenzione: il meccanismo di assegnazione del bonus non è automatico. È necessario presentare una domanda all’Inps, anche se al momento non sono chiare le procedure (ma verranno esplicitate entro la fine del mese di gennaio).
La “quota-bambino” di 960 euro annui è netta e si può sommare agli 80 euro mensili in busta paga entrati in vigore lo scorso mese di maggio.
Quindi, facendo due conti, può rivelarsi conveniente fare un bambino nel 2015. Ma non mettetevi fretta, siete ancora in tempo: ad occhio e croce avete ancora tre mesi per pensarci!