Il bando di affidamento del servizio idrico, illustrato a Palazzo dell’Aquila il 23 dicembre scorso, al centro di un nuovo confronto.
Un dialogo serrato tra l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Corallo e le forze sindacali che si estende alle caratteristiche del bando a completamento, che lo stesso assessore Corallo ha definito come una possibilità per la tutela dei 14 lavoratori attualmente in forze nell’idrico e che potrebbero non essere più impiegati dalla nuova ditta appaltante.
“Per quanto riguarda il secondo bando”, ha spiegato Corallo dopo l’incontro avvenuto il 31 dicembre a palazzo di città: “da parte nostra c’è piena disponibilità ad individuare soluzioni adeguate accettando suggerimenti e modifiche da parte dei rappresentanti dei lavoratori”.
Nessun passo indietro, invece, per quanto riguarda il bando principale. “Siamo convinti”, ha concluso: “che le condizioni della nuova gara siano le migliori per la città di Ragusa”.
A confronto con Corallo: Mililli della Cgil, Tidona della Uil, Distefano dell’Usb, Scannavino della Cisl e Cappello dell’Ugl. Proprio quest’ultimo rileva che le scelte dell’Amministrazione sono immotivate. “La gestione del servizio idrico del Comune viene suddivisa da oltre 15 anni in tre lotti funzionali. Nel nuovo bando non si riesce a dimostrare come un unico lotto possa garantire una migliore efficienza gestionale ed economica, se si considera fra l’altro che il lotto unico prevede l’utilizzo di 25 unità lavorative, mentre i tre lotti ne prevedono 39″.
Entro la settimana i sindacati arriveranno a delle controproposte da avanzare. “Le nostre priorità rimangono la tutela occupazionale”, ha riassunto Michele Mililli: “il risparmio per la collettività e l’efficienza del servizio. Siamo convinti che si possa intervenire in queste tre direzioni e pertanto continueremo a chiedere all’Amministrazione di fermare tutto e riiniziare insieme”.
(fonte: La Sicilia)