Meno di quarantotto ore di tempo per chiudere i conti e gestire il grande problema delle “vittime” della mannaia a cui ancora una volta si dovrà far ricorso per far quadrare i numeri: è il tempo che ha la Giunta regionale per definire bilanci, esercizio provvisorio e anche la questione del mutuo di 2 miliardi a cui si potrebbe far ricorso per far fronte alle esigenze di liquidità.
Ma se può esser vero che i problemi più grandi riguardano le riforme da mettere in Finanziaria (a cui Crocetta sta mettendo mano sostanzialmente da solo, scavalcando persino l’assessore al Bilancio Alessandro Baccei, mandato a Palermo da Roma) e qualcosa come 11 milioni di euro da trovare per coprire le spese per gli ex Pip, non è da sottovalutare anche la questione della famosa ex tabella H, quella dove venivano riuniti gli enti, le fondazioni, le associazioni destinatarie di finanziamenti regionali.
La giunta regionale siciliana, non senza sorprese, ha approvato una delibera che incrementa i contributi alle associazioni e alle istituzioni culturali. La riduzione dei fondi, che era stata in un primo momento prospettata, non c’è stata. Anzi la dotazione per i singoli dipartimenti è stata ritoccata con un aumento dell’11 per cento rispetto all’anno scorso.
Sulla assegnazione dei fondi (10 milioni quelli appostati) c’erano state tensioni in giunta. L’assessore ai Beni culturali, Antonio Purpura, si era opposto a un taglio di circa il 40 per cento. Anche l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, aveva scritto una nota con la quale esprimeva critiche sulla manovra al ribasso. Dalle associazioni si erano alzate anche voci contrarie. Un gruppo di istituzioni culturali aveva minacciato la chiusura nel 2015 di musei, gallerie, archivi storici e fondazioni: stiamo parlando delle Fondazioni Leonardo Sciascia, Ignazio Buttitta, Piccolo e Gaetano Costa, i musei Mandralisca e Antonio Pasqualino, l’istituto Gramsci, il centro Pio La Torre, il centro Sturzo.
Lo stesso governatore Rosario Crocetta ha spiegato che l’incremento dei fondi assegnati è stato reso possibile per il fatto che: “la giunta ha chiarito gli equivoci che si erano determinati in merito alla distribuzione dei fondi, laddove si era inteso inserire all’interno dei dipartimenti Famiglia e Istruzione i fondi specifici previsti per legge per Unione italiana ciechi, stamperia Braille e centro Helen Keller”.
La questione dovrà essere affrontata definitivamente oggi dalla Giunta regionale, che entro il 30 dicembre dovrà votare.