Ore 17.50 di domenica 28 dicembre. I sismografi dell’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, hanno registrato improvvisamente le prime significative variazioni dei parametri e le esplosioni sulla sommita’ del vulcano.
Le esplosioni di lava non sono ben visibili a causa del maltempo che imperversa sul vulcano caratterizzato da vento, pioggia e da abbondanti nevicate. Una pioggia di cenere e polveri vulcaniche si dirige verso Milo, Fornazzo e la zona di Mascali.
Da crateri a quota 2.900m fuoriesce una fontana di lava accompagnata da esplosioni.
L’attività si concentra nella zona sommitale. La presenza di nubi basse e nebbia impedisce una visione strumentale dell’evento rilevata però dall’aumento dell’ampiezza improvvisa del tremore dei condotti magmatici dell’Etna sotterranei.
Esperti dell’Ingv di Catania si sono recati sul posto per un sopralluogo diretto. L’eruzione per ora non ha fatto cancellare voli dall’aeroporto Bellini del capoluogo etneo.