Natale ibleo 2014: quelli che lo festeggiano a metà, lavorando (anche per noi)

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A Natale e Santo Stefano, giorni rigorosamente “rossi” sul calendario, tutto il mondo cristiano si fermava. Due giorni dedicati alla famiglia, agli affetti e, perchè no, al riposo.
Oggi sta diventando sempre più un optional concedersi, o avere concessi, questi due giorni di break. Chi per scelta propria, chi per scelta altrui, per tantissimi lavoratori questi due giorni saranno come tutti gli altri o quasi.

Il caso limite è quello di un supermercato Conad di Carrara che ha annunciato l’apertura il 25 dicembre facendo saltare sulle sedie i sindacalisti di ogni colore e sigla che hanno affisso manifesti in giro per la città del marmo invitando la gente a non fare la spesa quel giorno.
Se lavorare a Natale per gli esercizi commerciali appare ancora uno scandalo, purtroppo il colore rosso del 26 dicembre sta via via sbiadendosi.

Negli ultimi anni, soprattutto a causa dei centri commerciali, rimanere aperti il giorno di Santo Stefano sta diventando un’abitudine, un po’ come Pasquetta e 25 aprile. “Purtroppo qualcuno di noi ormai non ci fa caso” ci racconta un’operatrice di un negozio del Centro Commerciale La Fortezza di Modica (che preferisce non dirci il nome): “ma lasciare le famiglie a casa per venire ad aprire il negozio è un sacrificio enorme. E poi per quale motivo? In molti approfittano di queste giornate per farsi una passeggiata al coperto, se fuori c’è troppo freddo.
Entrano, guardano svogliatamente e vanno via, magari aspettando gli imminenti sconti. I proprietari dovrebbero farsi quattro conti e capire realmente dove sta la convenienza. In molti si indignano vedendoci lavorare e ci danno la loro solidarietà ma sono gli stessi che si fanno le passeggiate nei centri commerciali”.

Un altro punto di vista è quello di chi lavora per scelta propria, ovvero i proprietari dei bar, dei ristoranti ed in generale del settore ricettivo, sottoposti comunque a stress supplementare da parte di clienti che pretendono tutto perfetto anche per il prezzo “maggiorato” che sono disposti a pagare per cenoni e affini.
Ecco il parere di un esercente di un bar del centro storico di Modica: “Apriremo assolutamente entrambi i giorni perchè nei periodi di festa c’è molta più gente in giro e quindi molti più introiti. Sembra squallido metterla su questo piano ma gli affari degli altri giorni dell’anno ci costringono a questo. D’altronde chi fa questo mestiere sa che deve riunciare ad avere una vita normale, sa che deve lavorare di più proprio quando gli altri sono in vacanza”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, un ragazzo che lavora come cameriere in una pizzeria: “Io lavorerò entrambi i giorni, 25 e 26, perchè mi va di farlo. Non lo farei mai la sera della vigilia, ma per il resto non vedo perché non dovrei guadagnarmi la mia giornata di lavoro visto che vengo pagato a chiamata“. E nonostante i mega cenoni di Natale siamo sicuri che i clienti non gli mancheranno. Non sono naturalmente solo supermercati e ristoranti a lavorare nei giorni di festa. Ci solo quei lavoratori che non possono proprio esimersi dal farlo.

Allevatori, forze dell’ordine, trasporti, personale medico e paramedico. Inutile qui parlare di volontà o meno. Chi sceglie di fare uno di questi mestieri sa che non esistono feste comandate. Gli animali vogliono essere curati anche il giorno di Natale, i malati purtroppo sono tali anche il 25 e 26 dicembre, chi deve spostarsi lo deve fare anche in quei giorni. “Io sono che sarò in macchina tutta la notte del 24 dicembre”, ci confida un metronotte: “a vigilare sulla sicurezza altrui. Certo, è tutto molto triste, ma quest’anno tocca a me. L’anno prossimo tornerò sicuramente a festeggiare con i miei cari”.

E come faremmo se le forze dell’ordine prendessero due giorni di vacanze totali? Ecco un operatore di Polizia: “Molti sono pronti a criticarci se in uno di questi due giorni ci vedono magari fermi in un bar a prendere un caffè non pensando che quando il telefono squilla, la radio chiama e la sirena si accende non esistono compleanni o feste comandate, si prende e si parte. E le nostre famiglie rimangono sempre a casa ad aspettarci. Ma è il nostro mestiere, sappiamo che lo dobbiamo fare e non ci lamentiamo. Chiediamo solo un po’ di comprensione in più per chi, come noi, è a lavoro anche in questi giorni”.

A tal proposito, nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno, su direttive del Compartimento Sicilia Orientale, verranno intensificati i controlli nelle principali arterie viarie e nelle strade provinciali, da parte del personale della Sezione Polizia Stradale di Ragusa e del distaccamento di Vittoria.
In uno dei periodi dell’anno maggiormente trafficati, saranno impiegate pattuglie automontate con colori di istituto al fine di prevenire e contrastare i comportamenti pericolosi e di intralcio alla libera circolazione. Mirati controlli verranno effettuati sull’uso dei sistemi di ritenuta e del casco. Inoltre, personale in borghese monitorerà le aree di servizio presenti sulle strade statali al fine di prevenire reati predatori.

Le zone maggiormente monitorate saranno quelle comprese nelle Strade Statali 115, 514 e 194 (nei territori di Ragusa, Modica, Vizzini, Pozzallo) e la strada provinciale 25 che porta a Marina di Ragusa, ove si prevede un grande afflusso veicolare soprattutto al rientro, nelle ore serali.
Sulla Ragusa-Catania, nei giorni del 24, 25, 26, 27 e 28 dicembre, verrà impiegato il Telelaser, che consente di rilevare la velocità e la contestazione sul posto dell’infrazione. Inoltre, anche nelle ore diurne, verranno effettuati controlli con Qlcoblow ed etilometri.