Saldi in anticipo anche in Sicilia: i ribassi a partire dal 3 gennaio. Ecco i consigli

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Confcommercio lo chiedeva da settimane, ora anche la Sicilia – un po’ come tutte le Regioni d’Italia – si è accodata alla decisione di anticipare i saldi invernali, stabilendone l’inizio al 3 gennaio (e non al 5 come previsto in origine) e la conclusione al 15 marzo.

L’assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri ha firmato ieri il decreto che anticipa la campagna di sconti, comunicandolo alle associazioni di categoria e, sostanzialmente, accogliendone le esigenze: si tratta di un tentativo di rilanciare i consumi, come già dimostrano le promozioni che molti centri commerciali e singoli punti di vendita stanno proponendo già in queste settimane che anticipano il Natale.

La Sicilia è così una delle regioni che comincia prima, anche se di poco, la stagione dei saldi: la Basilicata e la Campania l’hanno anticipata addirittura al 2 gennaio, la Lombardia e la Toscana al 3 come la Sicilia, mentre nelle altre Regioni la data ufficiale resta ancora fissata al 5 gennaio.

Anche in provincia di Ragusa, così come nel resto della Sicilia, ci sarà la possibilità di effettuare gli acquisti a prezzi vantaggiosi. La campagna dei saldi durerà sino al 15 marzo. A comunicarlo è il direttore provinciale Confcommercio Ragusa, Emanuele Brugaletta.
Secondo le stime dell’ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia spenderà circa 300 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento ed accessori per un valore complessivo di 4,9 miliardi di euro, sul territorio nazionale, pari al 21% del fatturato annuo del settore.

“I saldi” chiarisce il direttore Brugaletta “rappresentano un appuntamento annuale irrinunciabile ed anche uno straordinario rito collettivo. Non a caso, lo stesso è capace, a maggior ragione in un periodo di crisi, di attrarre l’interesse di migliaia di famiglie dell’area iblea e di numerosi turisti stranieri affascinati dal made in Italy. In questo periodo, inoltre, speriamo possano rappresentare una chance per i negozianti del settore moda, dopo una stagione come quella di quest’autunno-inverno partita col freno a mano tirato, oltre che per i consumatori allo scopo di soddisfare una necessità e/o un desiderio con l’acquisto di un capo di qualità a prezzo più accessibile. I saldi di quest’anno si caratterizzeranno per qualità, ampiezza di assortimento e soprattutto prezzi, con percentuali di sconto veramente allettanti”.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. Ed è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.