Il giorno dopo le primaride del Pd, a Ispica: appelli all’unità e qualche distinguo

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“Non ho vinto io, ma ha vinto il Partito Democratico, che ora deve andare avanti unito e con determinazione verso le elezioni amministrative”.

Il primo commento di Pierenzo Muraglie dopo la netta vittoria alle Primarie del Pd per la scelta del candidato a sindaco di Ispica (ha preso 939 preferenze su 1895 votanti, a fronte delle 642 di Giuseppe Roccuzzo e delle 251 di Gianni Stornello, e ci sono state 8 schede nulle e 5 bianche) – potrebbe suonare di circostanza.
Se non fosse che adesso i tre candidati alle primarie devono davvero sedersi attorno a un tavolo e trovare il modo di comportarsi come un partito unito, pronto ad affrontare la sfida delle elezioni: “Io l’ho sempre detto”, precisa Muraglie: “che queste sarebbero state anche le primarie della pacificazione interna. Ora non ho dubbi sul fatto che andremo avanti uniti, anche perché il Pd non sono io, ma siamo tutti noi, i tre candidati, il segretario, gli iscritti, fino all’ultima persona che, anche senza tessera, domenica è venuta a votare”.

A tal proposito, però, qualche distinguo lo fa Gianni Stornello, espressione del secondo circolo Kennedy di Ispica, che era sostenuto dalla senatrice Venerina Padua e dall’area renziana del Pd provinciale: “Stiamo valutando il dato alla luce di una così forte mobilitazione”, commenta: “certamente dovuta alla forte spinta dei tre candidati e in particolare dei due che, direi, rappresentano la parte tradizionalista del Pd. Ma mi pare di notare un vero e proprio soccorso azzurro, se è vero che anche consiglieri comunali del centrodestra, come Oddo, Donzello, Padova, si sono presentati alle nostre primarie aperte. Non c’è niente di male, dato che solo i paracarri non cambiano mai idea, ma è chiaro che questo potrebbe lasciar presupporre un accordo. Ma ora è chiaro che chi ha vinto le primarie detterà la linea: vedremo con quali programmi e verso quali alleanze, fermo restando che noi siamo parte di questo percorso del Pd”.

Sul punto delle alleanze, però, Muraglie ci tiene ad essere categorico: “Da ora e con tutti costruiremo un forte progetto di centrosinistra che sarà chiaramente alternativo a quello del controtesta. Siamo aperti al dialogo con altri partiti, come Sel, e con movimenti, associazioni, uomini e donne di buona volontà che possono e vogliono dare un contributo, rivedendosi in un’impostazione chiara e cristallina della politica. Non c’è spazio per alleanze romane“, conferma Muraglie “e l’unica cosa che ci interessa è coinvolgere la città per costruire un programma dal basso e realizzare un vero cambiamento”.

Tra le questioni prioritarie ci sarà certamente quella finanziaria: “In questi anni io e Roccuzzo abbiamo seguito la vicenda da controllori, mentre altri hanno determinato la linea politica che ci mette oggi in questa grande difficoltà per la città. Ma adesso approfondiremo ogni dettaglio per individuare la via del risanamento e soprattutto per tutelare tutti i posti di lavoro, senza alcuna distinzione, e ridare speranza alla città: trovare le soluzioni è un dovere della politica”.

Nettamente più sereno, rispetto a quello di Stornello, il commento di Giuseppe Roccuzzo, che sommando i suoi voti a quelli di Muraglie, consente al primo circolo di sommare più di 1500 voti: “È stato un bellissimo percorso. Tra persone vere, problemi reali, in un paese però colmo di speranza. E la speranza è stata dimostrata dall’altissima affluenza di ieri al seggio dove si svolgevano le primarie del PD. 1845 ispicesi hanno dimostrato che c’è voglia di ripartire. Un plauso agli altri due miei avversari, Gianni Stornello e soprattutto Pierenzo Muraglie che si è aggiudicato una contesa leale e costruttiva, che è, essa stessa, un patrimonio di sana politica da cui Ispica può ripartire. La fiducia e il credito ricevuti non verranno dispersi ma che verranno messi in campo per una politica migliore, per la speranza e il futuro di Ispica”.