Lo strano caso dei cani avvelenati in C.da Cimillà, a Ragusa

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Qualche giorno fa in contrada Cimillà a Ragusa, persone senza coscienza hanno ritenuto opportuno servire un pasto avvelenato ad alcuni cani regolarmente microchippati.
A documentare e denunciare l’atto di grave crudeltà è stato il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, anche nella qualità di rappresentante del “Laboratorio politico 2.0”.

Ecco la sua nota:

Mi scuso per la crudezza delle immagini che ho deciso di diffondere, ma l’ho fatto perché ci si renda conto di quello che accade in alcune periferie della nostra città dove, evidentemente, c’è gente che si sente autorizzata ad agire indisturbata senza minimamente porsi il problema di ciò che ha causato. Spero che questi “canicidi” non rimangano impuniti.
Qualcuno deve pagare per quello che è accaduto. Invitiamo le autorità competenti, a cominciare dalle guardie zoofile, a verificare con attenzione, nell’area in questione, se è possibile risalire agli autori di questa strage a quattrozampe. Siamo sempre convinti che chi tratta gli animali in questo modo, con le persone chissà come si comporterà. Anche il Comune prenda atto della situazione e intervenga in maniera sollecita, intensificando i controlli dappertutto.