Tra Modica e Città di Messina vincono gli sbadigli.
Poche emozioni, poche azioni da gol e uno 0-0 che è la perfetta fotografia della gara. Ci aspettavamo qualcosa in più dai rossoblù, dopo la bella prestazione di domenica scorsa con la Castelbuonese e invece i rossoblù devono rimandare ancora l’appuntamento con la seconda vittoria consecutiva.
L’unico che nel Modica ha provato a fare qualcosa è stato il solito Okolie che però predica nel deserto. Onestamente a Ravalli non si può chiedere una media realizzativa da attaccante e quindi tutte le attenzioni sono state concentrate sul nigeriano che in un paio di occasioni si è visto respingere due belle conclusioni dal portiere messinese Trovato.
Il Città di Messina recrimina per un palo colpito da Matera al 18° del secondo tempo. Buona la risposta del pubblico che ha riempito la tribuna del Pietro Scollo grazie alla giornata rossoblù voluta dalla società che ha aperto le porte dello stadio gratuitamente.
Schiuma ancora di rabbia il Vittoria che è uscito battuto all’ultimissimo secondo dal Tupparello di Acireale. Un vero peccato per la squadra di Campanella che, nonostante le cessioni e l’organico ridimensionato dal mercato, ha tenuto testa ai lanciamissili granata.
I quali, prima con Frittitta e poi con Scirè, hanno ribaltato l’iniziale vantaggio di Di Rosa. Il Vittoria non ha giocato male, anzi. I tre punti sarebbero stati più che meritati. I biancorossi chiudono comunque l’anno al quarto posto in piena zona playoff. L’Acireale invece entra da stasera al quinto posto grazie ai concomitanti risultati.
In Promozione, da registrare, la manita del Santa Croce nel derby con il Comiso. Esordio peggiore per Lucenti non ci poteva essere. Un’autorete di Nigita, la doppietta di Iurato, Bonarrigo e Ruscica hanno steso i verdearancio. Troppo netta la differenza di valori in campo.
Il Santa Croce, grazie a questo 5-0, si è ripreso pienamente dopo la sconfitta con l’USD Ragusa (oggi a riposo) e mantiene il passo delle prime in classifica.
Per il Comiso è notte fonda, i migliori auguri a Lucenti per il duro lavoro che lo aspetta.