Varato dal Consiglio comunale il Piano di spesa dei fondi della Legge 61/81 (nota come Legge su Ibla) per l’anno 2014. Si tratta di 4 milioni di euro da ripartire per interventi su centro storico di Ibla (per l’80 per cento della somma, seguendo le precise indicazioni contenute nel deliberato regionale) e di Ragusa superiore.
Questo l’epilogo di una seduta terminata a notte fonda, che ha visto la presentazione condivisa dall’intera Aula di 15 emendamenti all’atto presentato dalla Giunta il 24 novembre, passato al vaglio delle commissioni consiliari ed infine approvato stanotte con 15 voti favorevoli, 7 astenuti e nessun voto contrario.
Maggioranza ed opposizione hanno infatti deciso di accantonare buona parte dei 66 emendamenti inizialmente proposti, per scegliere le 15 idee sulle quali puntare, da affiancare alle scelte della Giunta Piccitto.
Spazio, quindi, ad un appostamento simbolico di 50mila euro (ma che sembra finalmente aprire un nuovo capitolo) per rimpinguare le somme destinate al progetto di restituzione alla città dell’ex cinema Marino come spazio culturale e teatro di posa.
Tra gli altri provvedimenti condivisi, l’ampliamento a 525mila euro del fondo di incentivi alle attività economiche che operano nell’intero perimetro urbano individuato dalla Legge 61/81, investimenti per l’edilizia privata di Ibla e lungo la via Roma, un progetto di illuminazione artistica del percorso urbano dai Giardini iblei a piazza Duomo e lungo la via del Mercato, la riqualificazione (sempre con un appostamento di 50mila euro) del campetto sportivo di Santa Maria La Nova a Ibla.
Nel corso dei lavori si è parlato anche della questione dei residui delle somme ricevute grazie alla Legge su Ibla, circa 21 milioni dal ’97 al 2013. Al momento delle dichiarazioni di voto, le valutazioni più critiche sono arrivate da Sonia Migliore: “Bisogna guardare oltre”, ha dichiarato il consigliere UdC “andando a rivedere i residui che certifica l’Ufficio di Ragioneria e provvedendo immediatamente ad una rimodulazione concreta di queste somme”.
Rimodulazione auspicata con forza anche da Maurizio Tumino e Peppe Lo Destro, i quali hanno fatto un plauso alla volontà di sintesi di maggioranza ed Amministrazione estesa anche alle opposizioni.
Parlando del futuro, è stato il consigliere Massimo Agosta a chiedere il massimo impegno da parte della deputazione iblea a Palermo.
“Ciò che adesso preme, è che a Palermo”, ha detto l’esponente dei Cinque stelle “non si debbano subire degli stop né una rinegoziazione di somme. Ricordo a me stesso, che già lo scorso anno arrivò in commissione all’Ars una proposta per un solo milione di euro che poi, anche grazie al gruppo parlamentare del M5S, venne implementato sino agli attuali quattro milioni.
La speranza, adesso, è che non si debba ancora una volta assistere ad un estenuante tira e molla, e si possa lavorare per garantire le somme necessarie per lo sviluppo e la riqualificazione dell’assetto urbano e del patrimonio architettonico di Ibla e Ragusa superiore”.