Quali interventi mancano per poter riaprire il Castello dei Conti a Modica?

92
castello dei conti

Una parte del Castello dei Conti di Modica, dove i lavori di restauro vanno avanti ormai da circa sette anni, dovrebbe a breve essere riconsegnata al Comune, che la riprenderà nella propria disponibilità, anche se la struttura non potrà essere immediatamente fruibile al pubblico.

Nei giorni scorsi, il responsabile del settore Lavori pubblici del Comune ha firmato la determina di approvazione della perizia di variante per l’assestamento finale. “In questo modo”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Linguanti: “l’impresa che ha già concluso i lavori in questa parte del Castello potrà consegnarcelo. Poi, noi dovremo provvedere a fare il completamento della scalinata, per mettere in sicurezza l’accesso al Castello. Resteranno comunque da completare alcuni lavori, oltre al fatto che resterà aperto il cantiere nella parte del Castello più vicina alla torre“.

Com’è noto, infatti, all’interno dell’area del Castello, operano due ditte. La “Società consortile Castello Modica srl”, composta come associazione temporanea fra tre imprese, che ha sostanzialmente ultimato le opere dell’edificio principale (eccezion fatta per una parte dell’impiantistica e, appunto, della scala di accesso), con un finanziamento di 4,6 milioni di euro sui 5,5 milioni di euro dei fondi comunitari (e originariamente destinati al progetto di restauro, recupero e adeguamento funzionale).

La restante parte dei lavori, affidata alla ditta Zaccaria, è stata notevolmente rallentata dall’intervento degli scavi archeologici che hanno portato alla luce nuove e interessanti scoperte sulla storia del maniero (alcuni dei reperti, peraltro, sono stati già esposti in occasione della Mostra sui “Tesori di Modica” al Palazzo della Cultura).
Per il resto, le grandi sale del Castello sarebbero già pronte ad essere aperte, come sono state aperte nel 2013, in occasione della Giornata del Fai.

L’idea originaria, alla base del progetto dell’architetto Salvatore Tringali e dell’architetto Rosanna La Rosa, è quella di fare del castello un Centro Interculturale di Valorizzazione delle Risorse economiche-sociali del territorio: “Un polo che potrà essere sicuramente all’avanguardia” si legge nella presentazione di Tringali: “sia sotto il profilo dell’innovazione e delle funzioni in esso racchiuse, sia sotto il profilo della rappresentanza dell’intero comprensorio. Il Castello dei Conti di Modica rappresenta, infatti, un unicum per forma e carattere oltre che un simbolo storico-architettonico”.

La perizia di variante appena approvata, necessaria a far rientrare i lavori nel finanziamento a disposizione, ovviamente non alterano in alcun modo questa natura e questa destinazione dell’opera.