“Ma io non ci tengo a queste cose”, avrebbe detto lui, se avesse visto – come magari, dall’alto, ha visto davvero – quanta gente è andata a salutarlo, con il cuore stretto dal dolore di un distacco inspiegabile, com’è sempre nei casi in cui una vita ancora piena viene d’un tratto risucchiata nel buco nero di una fatalità.
“Ma io non ci tengo a queste cose, avresti detto. Eppure oggi devi sapere che non hai lasciato un vuoto, hai riempito ancor di più i nostri cuori con quello che eri e che sei”: con queste parole un’intera famiglia e centinaia di amici hanno salutato per l’ultima volta Andrea Cerruto, che domenica ha perso la vita in un incidente stradale tra San Giacomo e Frigintini, a Modica.
Non c’è mai un motivo su cui si possano spendere parole, per andarsene a 27 anni.
“Era stato a festeggiare il compleanno della sua nipotina Sonia, aveva trascorso una giornata di gioia insieme ai suoi familiari, sarà per questo che si è spento conservando questo sorriso sulle labbra”, ha detto nell’omelia padre Ernesto Scarso, che ha concelebrato le esequie, insieme al parroco della Chiesa di San Pietro, don Corrado Lorefice.
“Adoravi i tuoi nipoti e questo ti ha reso un giocherellone nella vita”, ha ricordato ancora la cugina, nel saluto, leggendo anche alcuni dei tanti messaggi su Facebook, che sono stati lasciati sulla bacheca di Andrea: “Buon viaggio sognatore!”, insieme ai cento petali di fiori bianchi che oggi ha strappato il vento, per accompagnarlo.