Alle 19.15 è uscito dalla casa circondariale di piazza Lanza a Catania, l’avvocato Francesco Villardita, al termine dell’interrogatorio di garanzia di Veronica Panarello, la mamma accusata dell’uccisione di suo figlio Andrea Loris.
La donna, dopo aver già trascorso due notti rinchiusa nel carcere etneo, ha risposto – a detta del legale – a tutte le domande poste dal giudice Claudio Maggioni, alla presenza del pm che segue le indagini Marco Rota.
Villardita ha detto ai giornalisti che lo hanno atteso per ben quattro ore all’esterno del carcere, che la sua assistita ha smentito ogni accusa che ha fatto scattare il fermo per omicidio e occultamento di cadavere del piccolo Loris.
“Si è trattato”, ha riportato l’avvocato Villardita : “di un lunghissimo interrogatorio, molto articolato. Veronica Panarello ha risposto a tutte le domande senza alcun tipo di cedimento, riconfermando integralmente la stessa versione dei fatti data in questi giorni agli inquirenti“.
“La signora Panarello ha ribadito al giudice di non saper nulla delle fascette elettriche, di non possedere un secondo telefono cellulare ed ha collaborato in base alle domande poste dal giudice”.
“Ha risposto”, ha continuato Villardita: “sulla base degli atti, sui fotogrammi stampati su carta, a colori, che le sono stati fatti vedere. Si è difesa esclusivamente sugli atti processuali in suo possesso fino a questo momento. Ha negato di possedere un secondo telefono cellulare.
Il suo è stato consegnato, perché lo ha consegnato lei spontaneamente quando era libera, alla magistratura. Nel corso dell’interrogatorio, come ha riportato il legale, la donna ha ribadito di aver portato il figlio a scuola quel giorno e di essere stata vista dalla vigilessa che si trovava di servizio indicando davanti la scuola”.
Rispondendo a una specifica domanda, Villardita ha detto: “In questa fase non si può richiedere una perizia psichiatrica nè un incidente probatorio”.
Nel corso dell’interrogatorio – ha tenuto a precisare il legale – non è stato visionato alcun filmato relativo a quelli acquisiti per la ricostruzione di quanto avvenuto quel tragico 29 novembre.
Il giudice, adesso, avrà tempo sino alle 21.03 di domani venerdì 12 dicembre – ha spiegato tecnicamente l’avvocato della difesa – per l’eventuale convalida o meno del fermo.
Qui il video con le dichiarazioni dell’avvocato Francesco Villardita:
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