Ci siamo. L’interrogatorio di garanzia di Veronica Panarello, la mamma di Andrea Loris, è cominciato presso il carcere di Piazza Lanza, a Catania.
Pochi minuti prima della 15.00 (l’orario stabilito) è arrivato in auto, entrando dall’ingresso laterale, il pm che segue le indagini, Marco Rota.
Puntuale, è poi arrivato anche il legale della donna, Francesco Villardita. Mentre il Gip è entrato nella casa circondariale poco dopo le tre.
Ai cronisti assembrati fuori dal carcere ha rilasciato poche dichiarazioni.
Alla domanda se abbia o meno pensato di chiedere una perizia psichiatrica per la sua assistita Veronica, l’avvocato ha risposto: “Non ho ancora pensato a nulla. Anche perché aspetto di poter visionare tutti gli incartamenti di questo caso, visto che finora non mi è stato possibile”.
E a chi gli chiede cosa si aspetti da questo importante interrogatorio, Villardita ha detto: “Vedremo. Vedremo come intende rispondere la mia assistita”.
Va ricordato che l’udienza si svolge in camera di consiglio con la partecipazione necessaria del difensore della persona fermata. Nel corso dell’interrogatorio il pm indica i motivi del fermo e formula le richieste di misure cautelari. Il gip interroga la persona fermata.
Dopo l’udienza ci sono quattro possibili “scenari”: convalida del fermo ed emissione di un’ordinanza che dispone una misura cautelare, convalida del fermo ma nessuna misura cautelare e, di conseguenza, l’indagato viene liberato.
E ancora è possibile non convalidare il fermo perchè eseguito illegittimamente, ma si dispone ugualmente una misura cautelare. Infine il giudice può non convalidare il fermo ed ordinare la liberazione dell’indagato se non ravvisa gravi indizi di colpevolezza.