Con il trolley invece della valigia di cartone. Ma sono in aumento i siciliani che hanno lasciato l’Isola e l’Italia.
Al pari degli stranieri che se ne tornano a casa: è questa la fotografia scattata dall’Istat che ha diffuso i dati secondo cui mai così alto è stato il numero dei nostri connazionali in fuga negli ultimi dieci anni.
E c’è un aumento del 14% degli stranieri che se ne vanno dall’Italia. L’Istituto di statistica rivela che circa 44 mila emigrazioni, sulle complessive 125mila registrate nel 2013, riguardano cittadini stranieri. Ma ancor più marcato è l’incremento dei nostri connazionali che decidono di trasferirsi in un Paese estero.
VIA DALL’ISOLA
Nel 2013, settemila siciliani hanno deciso di fare le valigie, mollare tutto e andare a cercare fortuna altrove. In compenso poco meno di 3 mila stranieri hanno scelto la Sicilia come meta di destinazione. È quanto emerge dal Report dell’Istat sulle migrazioni internazionali ed interne della popolazione residente nel 2013.
La presenza di immigrati, in Sicilia, non riesce a compensare il numero di quanti hanno fatto i bagagli e sono andati via: il gap tra immigrati dall’estero (2.847) e emigrati (7.044), infatti, porta il segno meno ed ha un saldo negativo di 4 mila 197 unità.
Lo studio rileva, poi, che nell’Isola nel 2013 il numero di stranieri risulta pari a 13.134; le cittadinanze più rappresentative risultano essere quella rumena(30,6%), tunisina (7,7%) e dello Sri Lanka (6,7%).
LE NUOVE METE
Gli italiani che scelgono un Paese straniero vanno soprattutto, spiega l’Istat, in Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia. Nel loro insieme questi Paesi accolgono oltre la metà dei flussi in uscita. Le migrazioni da e per l’estero di cittadini italiani con più di 24 anni di età (pari a 20mila iscrizioni e 62mila cancellazioni) riguardano per oltre il 30% del totale individui in possesso di laurea.
Nel 2013 ben 13 mila laureati sono andati a cercare fortuna oltreconfine. Meta preferita il Regno Unito (3.300 individui). A seguire Svizzera (2.400), Germania (2.000) e Francia (1.600). Al di fuori dell’Europa, i laureati italiani si recano soprattutto negli Stati Uniti (1.400) e in Brasile (800).
Nelle regioni del Sud sono 99 mila i trasferimenti per regioni di altre ripartizioni, non compensati dai 64 mila arrivi, mentre nelle Isole si registrano 34 mila partenze e solo 26 mila arrivi. I trentenni e gli stranieri sono i più mobili sul territorio nazionale.
CALANO GLI IMMIGRATI
Complessivamente, secondo l’Istat, nel 2013 le immigrazioni dall’estero sono state 307mila, 43mila in meno rispetto all’anno precedente. Si tratta di un calo del 12,3%. E il calo delle iscrizioni dall’estero è imputabile ai flussi che riguardano i cittadini stranieri, il cui numero scende da 321mila nel 2012 a 279mila nel 2013.
Cifre che evidenziano una minore attrazione degli stranieri verso il nostro Paese. Inoltre, si osserva anche una contrazione delle iscrizioni dall’estero di cittadini italiani che sono passati da 29mila a 28mila unità.