“Il sindaco ha intuito che le infiorate, le feste, gli eventi e quant’altro, possono creare momentaneo consenso, ma non si rende conto che il domani per i cittadini sarà ancora più triste poiché il futuro non è affatto incoraggiante”. A tornare a muso duro contro il sindaco Ignazio Abbate sulla questione delle luminarie di Natale è proprio il coordinatore cittadino del suo ex partito, l’Udc: “Il sindaco e la maggioranza che governano questa città, che oggi si regge su 16 consiglieri su 30 – gli ricorda Giuseppe Rizzone – sono sempre più responsabili di un equilibrio di bilancio precario con scelte e in condizioni tali che potrebbe configurarsi una gestione di denaro pubblico non consona al momento di crisi, quando invece sobrietà e parsimonia sarebbero d’obbligo. I modicani, già vessati da imposte, tasse e contributi, Irpef, Ires, Irap e chi più ne ha più ne metta, in questi giorni sono chiamati a versare il saldo della Tari ed entro il 16 dicembre la seconda rata dell’Imu. Il saldo della Tari e della Tasi con un’aliquota elevatissima. Tutto ciò mentre non si bada a spese per feste, infiorate e luminarie. Non si tiene in conto che le famiglie sono allo stremo delle forze, la crisi morde ormai da anni, cercando di distogliere dalla realtà con alcuni buoni elargiti dal Comune, una goccia nel mare, i tantissimi che continueranno a soffrire in silenzio. Il sindaco e la sua maggioranza – conclude Rizzone – continuano a fare proclami e a spendere denaro pubblico per la gloria della città senza capire il dramma che i cittadini vivono”.
Dato che però il sindaco, questo Natale, oltre alle luminarie, ha stanziato 25 mila euro per 250 buoni da 100 euro per le famiglie più bisognose (sono già state presentate più di mille richieste), contestualmente un gruppo di consiglieri di maggioranza gli ha invece chiesto di destinarne altri 10 mila a questo scopo: sarebbero le somme originariamente destinate alle riprese televisive del Consiglio comunale, dato che almeno per il 2014 il servizio sarà effettuato gratuitamente da alcune emittenti locali.