Il piccolo Loris quando è stato ucciso, o poco prima, avrebbe avuto i polsi legati. Forse con fascette, simili a quelle utilizzate per ucciderlo. Sono ulteriori dettagli che si diffondo in queste ore. Le due manine sarebbero state così unite, l’una all’altra. Le indagini si concentrano anche su uno degli elementi chiave dell’inchiesta, ossia il controllo delle immagini delle telecamere a circuito chiuso.
Due telecamere riprendono l’auto della madre di Loris, la mattina di sabato 29 novembre, impiegare 9 minuti per percorrere un tratto di strada vicino al Mulino Vecchio, che invece si percorre in 3 minuti. Cos’è accaduto in quei minuti di troppo? Che fine ha fatto lo zainetto del bambino? Lo hanno cercato gli elicotteri di carabinieri e polizia nella giornata di sabato. Gli inquirenti stanno ricostruendo tutti i pezzi del mosaico, e già nei prossimi giorni potrebbero prendere le decisioni del caso. I genitori di Loris non parlano con la stampa. E’ il loro avvocato, Francesco Villardita, a fare da tramite, fornendo ad alcuni organi di stampa alcune dichiarazioni dei genitori del bambino. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, il padre del piccolo difende a spada tratta la moglie: “Veronica è una mamma speciale, non voglio che si infanghi il nome di mia moglie”. Al quotidiano “Corriere della Sera”, l’avvocato Villardita affida una dichiarazione della mamma: “Mi hanno già processata e condannata. Ma io sono innocente e ho detto la verità. L’ho detto e lo ripeto: quella mattina ho portato Loris a scuola. E confermo anche il tragitto che ho spiegato di aver fatto, la vigilessa mi ha vista, chiedete a lei”. Al momento, però, non c’è conferma del fatto che una vigilessa abbia visto la donna sabato mattina davanti la scuola.
Sul luogo del ritrovamento del corpo continuano a essere portati dei fiori. Ieri pomeriggio una donna è arrivata in auto e ha lasciato una stella di Natale rossa, insieme alle due bianche. Ci sono dei pupazzetti e due biglietti. “Buon viaggio piccolo Loris che tu possa trovare in cielo la pace che in terra non hai avuto”.