La provincia iblea vicina all’Argentina. Non c’entrano questa volta le radici di tanti migranti che ad inizio del secolo scorso hanno abbandonato i monti Iblei per cercare fortuna nelle Pampas argentine. Parliamo di calcio. Parliamo di apertura e clausura. Come nella terra di Maradona e Messi anche in provincia di Ragusa sembrano esserci due distinti campionati nell’arco di una stagione agonistica. L’apertura che finisce a ridosso con le feste di Natale e la clausura che chiude ad aprile. Vincitore del torneo di apertura è stato il Vittoria di Giovanni Campanella che a sorpresa, ma con merito, ha dominato la classifica fino a domenica scorsa. Fino alla fuga in massa di giocatori che reclamano lo stipendio. Rametta, Cocimano, Privitera, Russo, Strano, Gallipoli, Maimone, Campo e Ferraro, la lista dei partenti che hanno stravolto una squadra costruita per vincere. E potrebbe non essere finita qui visto che con la valigia in mano sono segnalati anche Di Carlo, Fichera e Di Mauro. Rimane il solo Citronella come l’ultimo giapponese che non si arrende alla fine della guerra. Una storia che si ripete purtroppo. Tifosi sedotti e abbandonati, illusi da due mesi da protagonisti prima di tornare tra i gironi infernali. E poi ci si domanda perché la gente scappa dagli stadi.
Discorso simile a Modica dove la scorsa settimana sono andati via in sette. Anche qui alla base della protesta i dissidi nati con la società per il mancato pagamento di qualche arretrato. Avendo avuto una settimana in più, la dirigenza modicana sta già ricostruendo la squadra per il torneo di clausura. Arrivati il portiere Cantone, il centrocampista Gatto, 7 gol in 12 presenze con il Belvedere quest’anno, e forse il centrocampista Gugliotta, per il quale si è aperto un contenzioso dialettico tra la Modicanese e il Modica. Ciliegina sulla torta potrebbe essere Ignazio Panatteri, tagliato dal Siracusa che in molti danno vicino al Marsala.
E domenica inizia il torneo di clausura proprio con il derby Vittoria – Modica. Un derby che poteva essere avvincente, che sarà invece in tono minore con due squadre che devono ricominciare a conoscersi come se fossimo in estate. Ipotizzare i due “undici” ad oggi è impossibile. Vivremo la suspance fino alle 14:30 di domenica cercando di scoprire chi sarà in campo. Sarà la prima volta dell’ex comunale oggi intitolato all’indimenticato Gianni Cosimo. Avrebbe meritato sicuramente ben altro.