Marco Di Martino si suicidò per i debiti di droga. Oggi arrestato lo spacciatore

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Si fa piena luce sulla morte del 17enne Marco Di Martino, il giovane che lo scorso agosto si sparò un colpo di pistola in bocca a Vittoria. È stato arrestato un 35enne accusato di aver spacciato droga a minori, tra cui il ragazzo che decise di togliersi la vita perché non riusciva a onorare i debiti.

Quattro mesi di indagini serrate volte a fare piena su un tragico evento che ha scosso l’opinione pubblica. Si ricorderà che il 20 agosto scorso dinanzi il piazzale della chiesa di S. Domenico Savio, la Polizia intervenne su segnalazione di un cittadino che aveva notato il corpo di un uomo a terra, con una evidente ferita alla bocca causata da un’arma da sparo di piccolo calibro rinvenuta nelle immediate vicinanze.
Le indagini sono continuate, volte a chiarire i motivi dell’insano gesto del minore.
Si è così giunti a stabilire che il ragazzo era preoccupatissimo per l’esistenza di un debito che aveva nei confronti dell’odierno indagato. Un debito di 950,00 Euro, non 300, come asserito inizialmente dal creditore. E che la causa del debito non erano consumazioni non pagate al bar, ma il corrispettivo di un partita di 10 grammi di cocaina che il giovane Marco di Martino aveva acquistato dal suo fornitore a fine luglio.

Gli accordi con quest’ultimo prevedevano circa 20 giorni di tempo per il pagamento. Quella volta il ragazzo non riuscì in alcun modo a saldare il debito entro i termini soliti. Entrò in crisi e dietro le pressanti sollecitazioni e minacce, non confidandosi con alcuno sul suo reale stato emotivo, perse il controllo della situazione e si determinò per l’insano gesto.
Le indagini condotte dalla Polizia sotto l’accurata direzione della Procura della Repubblica di Ragusa nella persona del s. Procuratore dr.ssa Monica Monego, hanno consentito di accertare l’esistenza di un’attività di spaccio condotta da
U.F, 35enne originario della provincia di Palermo, residente a Vittoria. Con precedenti penali per reati inerenti gli stupefacenti ed il patrimonio.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa, dr. Andrea Reale, esaminata la richiesta di applicazione di misura cautelare custodiale avanzata dalla Procura della Repubblica, sulla scorta delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Ragusa e dal Commissariato di Vittoria che “dà piena contezza della condotta criminosa ascritta all’indagato” in ordine al reato di cui agli artt. 81 cpv c.p., 73 e 80, comma 1 D.P.R. 309/90, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, detenuto, offerto, posto in vendita, procurato o comunque ceduto a terzi e fra costoro al minore Marco Di Martino (deceduto l’11.09.2014) sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana, ha applicato all’arrestato in relazione alle imputazioni contestategli la misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

Stamane gli uomini della Polizia di Stato lo hanno raggiunto, trovandolo in un’abitazione diversa da quella abituale ed hanno dato esecuzione alla misura.
Il giovane Marco Di Martino si ritrovò impelagato nella triste e pericolosa relazione con il mondo degli stupefacenti proprio a causa dei rapporti che incominciò a intrattenere presso il bar gestito dall’uomo.
Quest’ultimo offriva al gruppo di giovani frequentatori la possibilità di “provare” lo stupefacente “quando volete c’è, se volete provarla io ce l’ho”.
Marco Di Martino ed i giovani amici restarono irretiti nel mese di giugno, con l’acquisto di una prima partita di 5 grammi di cocaina, poi continuarono.