Andrea Loris è morto per asfissia da strangolamento

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IMG_2044.JPGAsfissia da strangolamento. È la causa del decesso del piccolo Andrea Loris Stival, come risultato dall’esame autoptico compiuto nella mattinata di ieri. È la prima notizia che ufficialmente è stata diffusa stamani, in conferenza stampa dal procuratore della Repubblica Carmelo Petralia, alla presenza del sostituto che segue le indagini Marco Rota, e dei vertici di polizia e carabinieri che da sabato pomeriggio stanno lavorando instancabilmente per chiarire i contorni di una vicenda su cui l’attività investigativa è ancora in corso. Dunque il bimbo sarebbe stato prima strangolato, e poi, come ha spiegato il procuratore Petralia, sarebbe precipitato da due metri e mezzo di altezza nel canalone dove poi è stato trovato. “L’attività peritale sta continuando e quindi non ci sono elementi – ha detto il procuratore Petralia – che confermerebbero esiti di violenza sessuale. Si faranno in queste ore ulteriori accertamenti e verifiche assegnati a tre esperti, dunque il medico legale, un anamopatologo e un chirurgo. Le indagini – ha proseguito Petralia – continuano a tutto campo con polizia e carabinieri; nessuna pista è stata abbandonata e non si sta procedendo nei confronti di una singola persona, ma si tratta di accertamenti che coinvolgono più persone e determinate circostanze. Chiedo dunque, maggiore collaborazione da parte della cittadinanza per fornire anche con una semplice telefonata, della quale garantiremmo l’anonimato, elementi utili all’attività investigativa, anche rispetto quanto avvenuto nei giorni antecedenti alla tragica giornata di sabato. Al momento, come ribadito, nessun nome è stato iscritto nel registro degli indagati ma si sta procedendo in capo ad ignoti per sequestro di persona e omicidio volontario, i capi di accusa che al momento si sono profilati”.
Le indagini della Polizia di Stato e dei Carabinieri proseguono incessanti, con l’audizione di numerose persone informate sui fatti allo scopo di ricostruire gli spostamenti del bambino nella tragica mattina di sabato scorso.
In atto c’è una grande rete investigativa per verificare tutto quanto, anche i rumors che circolano in paese e che al momento non hanno avuto alcun riscontro oggettivo. In queste ore è immane lo sforzo degli inquirenti per controllare i filmati delle telecamere a circuito chiuso che sono stati acquisiti. Nessuna traccia dello zainetto che Andrea Loris indossava per andare a scuola, dove non è mai entrato.

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